Benedetto XVI: chi vive nel vizio cambi vita

«Dio persegue le colpe e tuttavia protegge i peccatori...». È la citazione di sant’Oddone, abate di Cluny, la cui figura ieri mattina in Vaticano, in un’aula delle udienze gremita di fedeli, Papa Ratzinger ha presentato durante la catechesi del mercoledì. L’intervento del Pontefice riprende la presentazione dei grandi scrittori della Chiesa d’Oriente e d’Occidente del periodo medioevale. Benedetto XVI ha parlato della decisione con cui Oddone «di fronte alla vastità dei vizi» proponeva «un radicale cambiamento di vita, fondato sull’umiltà, l’austerità, il distacco dalle cose effimere». E ha spiegato come egli ricordasse che «la misericordia divina è sempre disponibile». Sarebbe improprio voler attribuire al Pontefice l’intenzione di intervenire direttamente, con questo discorso, nelle vicende di stretta attualità, dato che si tratta di testi non certo preparati all’ultimo minuto.
Nella catechesi di ieri Ratzinger, attraverso la figura e gli scritti dell’abate di Cluny, ha infatti riproposto la tradizionale dottrina cattolica su Dio che condanna il peccato e persegue le colpe, ma allo stesso tempo apre le braccia della misericordia al peccatore pentito.

Benedetto XVI ha aggiunto a braccio l’ultima frase: «Vogliamo sperare che la sua bontà, la gioia che proviene dalla fede, unite all’austerità e all’opposizione ai vizi del mondo, tocchino anche il nostro cuore, affinché anche noi possiamo trovare la fonte della gioia che scaturisce dalla bontà di Dio».

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