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Diabete, quali sono i livelli ideali di glicemia per prevenire ictus e infarti

Esiste una stretta relazione fra iperglicemia e malattie cardiovascolari. La prevenzione è la migliore arma a nostra disposizione

Diabete, quali sono i livelli ideali di glicemia per prevenire ictus e infarti

Trecentoquarantasei milioni di pazienti a livello globale e diagnosi in aumento in maniera esponenziale. Questa è la triste fotografia del diabete, una patologia metabolica caratterizzata da iperglicemia, ovvero un eccesso di glucosio nel sangue. La scienza ha dimostrato che esiste una stretta relazione tra questo disturbo e le malattie cardiovascolari, tra cui ictus e infarto. È possibile prevenire le conseguenze della glicemia alta e quali sono i valori ideali della stessa? Scopriamolo insieme.

Anche i giovani possono svilupparlo

Sebbene il diabete colpisca prevalentemente gli individui con più di 50 anni, negli ultimi anni sono stati registrati sempre più casi nella fascia di età compresa fra i 35 e i 40 anni. Questo dato è alquanto allarmante per via appunto delle conseguenze a cui abbiamo poc'anzi accennato che potrebbero avere delle ripercussioni negative sulla vita quotidiana.

Attenzione ai fattori di rischio ambientali

L'iperglicemia può dipendere da due alterazioni che, quasi sempre, agiscono in sincronia: la resistenza atipica dei tessuti all'azione dell'insulina e il progressivo e inarrestabile declino della capacità delle isole di Langerhans di produrre insulina.

Il diabete è l'esito della combinazione di una serie di fattori genetici e ambientali. I primi forniscono una predisposizione a sviluppare la malattia. I secondi vanno a concretizzarla. Sono i fattori ambientali i principali responsabili dell'eccesso di glucosio. Tra questi figurano:

  • L'obesità: l'incremento del peso corporeo si traduce in un aumento della sintesi dei trigliceridi che, accumulandosi nelle cellule pancreatiche, le rendono meno funzionali
  • La dieta ricca di zuccheri semplici: in un soggetto predisposto l'assunzione di troppi zuccheri limita la capacità delle cellule beta del pancreas di produrre insulina
  • I livelli di colesterolo HDL uguali o inferiori a 35 mg/ml
  • I livelli di trigliceridi uguali o superiori a 250 mg/dl
  • L'ipertensione
  • La sedentarietà

Quando si parla di diabete: valori alterati

Il diabete viene diagnosticato in presenza di due valori di glicemia a digiuno maggiori di 126 mg/dl riscontrati in due giorni differenti. Oppure in presenza di un valore di emoglobina glicata superiore a 6,5%. E, infine, quando viene individuato in maniera casuale un valore superiore a 200 mg/dl in presenza di alcuni sintomi specifici.

Nel momento in cui vengono rilevati valori di glicemia superiori a 100 mg/dl a digiuno (ma non superiori a 126 mg/dl), si parla di prediabete. Questa condizione non deve essere trascurata. Infatti si stima che l'11% degli individui che ne sono affetti sviluppa ipergliceia conclamata dopo circa tre anni.

Diabete e malattie cardiovascolari, una stretta connessione

Chi soffre di iperglicemia ha un rischio elevato di sviluppare anche malattie cardiovascolari come icus e diabete. Questo perché i livelli elevati di zucchero nel sangue, a lungo andare, favoriscono uno stato infiammatorio, danneggiano il microcircolo e accelerano la formazione di placche aterosclerotiche.

Nello specifico l'eccesso di glucosio rende più spesse e meno elastiche le pareti delle arterie. Tale processo, noto come aterosclerosi, riduce il flusso sanguigno al cuore e al cervello, incrementando la probabilità di incorrere in ictus e infarto.

Questo evento è reso ulteriormente possibile dall'ipertensione, dall'ipercolesterolemia e dall'ipertrigliceridemia, condizioni che sono comuni nei pazienti diabetici.

Valori ideali di glicemia nei pazienti diabetici

Gli scienziati del Seoul National University College of Medicine hanno scoperto che per le persone affette da diabete e che hanno contestualmente avuto un ictus, potrebbe esserci un intervallo di zuccheri nel sangue ideale al fine di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, tra cui anche l'infarto. Il livello ottimale di glicemia è compreso fra il 6,8% e il 7%.

La ricerca, che ha coinvolto 18.567 pazienti con un'età media di 70 anni, è stata pubblicata su "Neurology". Tutti i partecipanti sono stati ricoverati per ictus ischemico provocato da un coagulo di sangue. Al momento dell'accesso in ospedale gli studiosi hanno utilizzato il test dell'emoglobina A1C per determinare il livello medio di glicemia nei pazienti negli ultimi due o tre mesi.

Da attente analisi è emerso che chi aveva livelli di A1C al di sopra dell'intervallo compreso tra 6,8% e 7%, correva un rischio maggiore di sviluppare un nuovo ictus o un infarto.

L'importanza dello stile di vita adeguato e domande frequenti

Lo studio di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente ci ha dimostrato l'importanza del controllo della glicemia nei pazienti diabetici. Altresì fondamentale è cercare di prevenire l'iperglicemia (e le sue conseguenze a livello cardiovascolare). Ciò è possibile adottando uno stile di vita adeguato che si basa sul rispetto di una serie di norme comportamentali.

Innanzitutto l'adozione di una dieta ricca povera di cibi troppo zuccherini, grassi saturi e trans, ma ricca di frutta e verdura. Nello specifico gli scienziati dell'Università di Otago (Nuova Zelanda), con uno studio pubblicato su "PLoS Medicine", hanno stabilito che il consumo giornaliero di 30 grammi di fibre previene la possibilità di sviluppare diabete, infarto, ictus e cancro.

Non dimentichiamo poi, al fine di un'efficacia prevenzione, di monitorare la pressione arteriosa, di imparare a gestire lo stress, di smettere di fumare e, infine, svolgere attività fisica regolare. In particolare l'esercizio aerobico (camminata a passo svelto, nuoto, bicicletta) migliora la sensibilità dell'insulina e mantiene il cuore in buona salute.

Il diabete è ereditario?

No, però bisogna tenere presente che la familiarità è un fattore di rischio. Se si hanno parenti stretti (genitori, nonni, fratelli) che ne soffrono, è bene misurare saltuariamente la glicemia e adottare uno stile di vita sano.

Quali sono i sintomi?

L'iperglicemia si manifesta con: astenia (stanchezza ricorrente), poliuria (necessità di urinare spesso), polidipsia (intenso senso di sete), polifagia (forte appetito), tendenza a sviluppare infezioni, visione offuscata, cefalea.

Si può vivere

normalmente con il diabete?

Il diabete non deve essere visto come una condanna. Si può vivere normalmente con un monitoraggio adeguato della glicemia, mangiando in maniera corretta e praticando attività fisica regolare.

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