
L'aumento delle temperature estive è associato a un incremento significativo del rischio di eventi cardiovascolari, come infarti e ictus. Studi recenti indicano che un aumento di 1 °C nella temperatura media comporta un incremento del 2,1 % della mortalità e un picco fino al 11,7 % durante le ondate di calore più intense.
Perché il caldo fa male al cuore e al cervello
Stress cardiovascolare: il calore dilata i vasi sanguigni sotto la pelle, obbligando il cuore a pompare di più, a volte al limite delle sue capacità, con conseguente rischio di ischemie o infarti .
Disidratazione: la sudorazione intensa abbassa il volume ematico e rende il sangue più “denso”, facilitando la formazione di trombi .
Aria inquinata: la combinazione tra caldo e livelli elevati di particolato (PM₂.₅) può raddoppiare il rischio di infarto mortale.
Ictus ischemico: temperature elevate, soprattutto oltre 33 °C, aumentano del doppio il rischio di ictus nelle ore successive .
Regole “salva cuore” dagli esperti
Secondo l'American Heart Association, il CDC e altre istituzioni sanitarie, in caso di caldo intenso è fondamentale seguire alcune precauzioni:
- Idratazione costante: bere acqua regolarmente (anche se non si avverte sete), evitare alcol e caffeina .
- Vestirsi in modo adeguato: indossare abiti leggeri, larghi, di colore chiaro e proteggersi con cappelli e occhiali da sole .
- Evitare l’esposizione nelle ore calde: restare in luoghi freschi tra le 12 e le 15, dove serve usare clima o ventilatori .
- Controllare farmaci e condizioni: persone con ipertensione, cardiopatia o che assumono diuretici, ACE‑inibitori o beta-bloccanti devono monitorare la propria condizione con il medico, senza però sospendere le terapie senza consulto.
- Monitorare la qualità dell’aria: evitare attività all’aperto nei giorni con PM₂.₅ alta, specialmente in città o vicino al traffico .
- Attenzione ai segnali di allarme: riconoscere precocemente sintomi di colpo di calore o stress cardiovascolare – mal di testa, debolezza, confusione, battito accelerato, visione offuscata .
L’alimentazione come scudo contro il caldo
La scelta di cibi sani gioca un ruolo chiave:
Evitare alimenti ultra‑processati, eccessivamente salati e grassi che favoriscono pressione alta, colesterolo e infiammazione .
Ridurre cibi piccanti e fritti che aumentano la temperatura corporea e stress vascolare .
Prediligere frutta, verdura, cereali integrali e alimenti ricchi di potassio (banane, patate, spinaci) per mantenere l’equilibrio elettrolitico.
Introdurre recali salini in caso di sudorazione abbondante, per sostituire i sali persi.
In sintesi: un vademecum “salva cuore”
- Bere acqua regolarmente: Previene disidratazione e riduce lo sforzo cardiaco
- Coprirsi e restare all’ombra: Riduce la temperatura corporea e lo stress vascolare
- Evitare farmaci eclatanti senza consulto: Alcuni alterano la termoregolazione
- Monitorare l’aria: Riduce l’inalazione di particolato pericoloso
- Mangiare sano e leggero: Mantiene pressione, colesterolo e infiammazione sotto controllo
Le nuove ondate di calore, oltre alla sensazione di disagio, hanno un impatto concreto sulla salute cardiovascolare: più infarti, mortalità e ictus ischemici.
Ma seguendo semplici regole — idratazione, abbigliamento adeguato, scelta alimentare consapevole, cura delle condizioni preesistenti e controllo della qualità dell’aria — è possibile proteggere il cuore e il cervello anche nei giorni più torridi. Essere informati e preparati è il primo passo verso un’estate sicura e serena.