Troppo stress fa invecchiare. Cosa dice lo studio

Uno studio dimostra che si può andare incontro a un invecchiamento biologico precoce se si è sottoposti a forte stress ma lo stesso processo è reversibile: ecco come funziona il meccanismo spiegato dai ricercatori

Troppo stress fa invecchiare. Cosa dice lo studio

Quante volte, per scherzo con familiari e amici, si sarà detto "ho perso un anno di vita" riferendosi, in maniera metaforica, a una forte condizione di stress dovuta alle situazioni più disparate. Ebbene, la realtà non è per nulla lontana da quel modo di dire perché vivere forti stress accorcia l'età biologica: lo dimostra uno studio appena pubblicato su Cell Metabolism. Le e buone notizie però non mancano visto che si può ripristinare il tutto una volta terminato il periodo particolarmente faticoso.

Cosa dice lo studio

La ricerca è stata effettuata sulle persone che avevano subìto un intervento o una malattia e sui topi con i risultati molto chiari: "Insieme, questi dati mostrano che l'età biologica subisce un rapido aumento in risposta a diverse forme di stress, che si inverte dopo il recupero dallo stress. Il nostro studio scopre un nuovo livello di dinamica dell'invecchiamento che dovrebbe essere considerato in studi futuri", hanno spiegato i ricercatori. Tra gli altri fattori che concorrono al cambiamento dell'età biologica sono stati osservati anche trattamenti farmacologici, cambiamenti nello stile di vita ma anche lo stesso ambiente che ci circonda. Anche se questo cambiamento è passeggero, "la misura in cui l'età biologica subisce cambiamenti reversibili nel corso della vita e gli eventi che innescano tali cambiamenti rimangono sconosciuti", sottolineano i ricercatori.

Il nostro orologio biologico in gergo tecnico è chiamato di "metilazione" del nostro Dna (Dnam) ed è lo strumento principale con cui i ricercatori hanno valutato l'età biologica e le loro implicazioni nel genoma umano: c'è una differenza tra quelli di prima e seconda generazione, con quest'ultimo tipo che fornisce dettagli maggiori. "Questi orologi rappresentano l'attuale biomarcatore di invecchiamento gold standard e sono ora ampiamente utilizzati nel campo dell'invecchiamento, anche negli studi clinici sull'uomo", spiegano i ricercatori dello studio.

Cos'è l'epigenetica

È quindi emerso che l'età biologica di esseri umani e topi non è statica ma nemmeno in costante aumento, semplicemente subisce cambiamenti reversibili in periodi di tempo relativamente brevi (giorni o mesi) a seconda della tipologia di problematica e della sua intensità. "La doppia elica del Dna ha una sorta di vestito, una conformazione che varia col tempo e le vicende della vita, cui diamo il nome di epigenetica", ha spiegato a Repubblica Giuseppe Novelli, genetista dell’università di Roma Tor Vergata. Ecco che l’orologio epigenetico può arrivare a far avere scarti dall’età anagrafica anche di 5-6 anni.

"L’esercizio fisico è un vero e proprio farmaco che modifica l’epigenetica delle cellule dei muscoli - ha aggiunto spiega Novelli - La restrizione calorica ha effetti ringiovanenti dimostrati in diverse specie animali, come il trapianto del microbioma (i batteri dell’intestino) o delle staminali del sangue".

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