Tumori neuroendocrini: dati in crescita, ma storie di speranza come quella di Fedez

Intervistato da ilGiornale.it, il prof. Roberto Bollina ha tenuto a sottolineare che si tratta di tumori difficili, non tanto da curare, ma da seguire nel percorso diagnostico-terapeutico

Tumori neuroendocrini: dati in crescita, ma storie di speranza come quella di Fedez
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I tumori rari sono in aumento ma c'è la speranza di riuscire a combatterli. Nel marzo del 2022 Fedez era stato colpito da un tumore neuroendocrino al pancreas; il cantante aveva annunciato che avrebbe dato inizio a un percorso di cure, terminato in seguito con una operazione chirurgica andata a buon fine. Per tutto il mese di novembre sarà facile vedere girare per Milano un tram colorato di bianco e nero, che ricorda il mantello di una zebra. La zebra è infatti il simbolo, riconosciuto a livello internazionale, dei tumori neuroendocrini. Per questo motivo proprio la zebra è stata adottata per la campagna informativa che prende il nome di Ma io sono raro? ideata e creata dalla società Pharmalex e realizzata in collaborazione con l'associazione di pazienti La Lampada di Aladino ETS.

Sono il 20% dei tumori diagnosticati

Oggi, venerdì 10 novembre, in occasione della Giornata Mondiale dei Tumori Neuroendocrini, a Milano si è tenuto un evento dedicato ai tumori rari. Il prof. Roberto Bollina, Direttore Sanitario e membro del Comitato Scientifico de La lampada di Aladino, nonché Direttore Reparto Oncologico Asst Rhodense, ha spiegato a ilGiornale.it che "i tumori rari sono in aumento e costituiscono circa il 20% dei tumori diagnosticati a livello nazionale, e che rappresentano patologie ad alta complessità di gestione. La giornata di oggi -ha continuato Bollina- serve a sensibilizzare non tanto i clinici pazienti, quanto la politica che oggi ha partecipato alla manifestazione". Il professore ha tenuto a sottolineare che si tratta di tumori difficili, non tanto da curare ma da seguire nel percorso diagnostico-terapeutico, oltre che psicologico per il paziente e per i suoi familiari. Gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono quelli di andare a migliorare la qualità di cura, agevolare la collaborazione tra i centri periferici e i centri di riferimento per patologia rara, implementare la Rete Nazionale Tumori Rari e sviluppare le interconnessioni con le Reti Oncologiche Regionali e il territorio.

Davide Petruzzelli, Presidente de La Lampada di Aladino ETS, Esecutivo Nazionale F.A.V.O., ha inoltre spiegato che "la recente approvazione in Conferenza Stato-Regioni della Rete Nazionale Tumori Rari ha di fatto posto una pietra miliare nel processo di cura della persona con tumore raro; ora da qui dobbiamo partire con la consapevolezza che c’è ancora molto da fare. I risultati della survey -ha continuato il Presidente- mettono in luce punti di forza e criticità di un sistema che dovremo affrontare tutti insieme, istituzioni, società scientifiche, clinici e associazioni pazienti". Petruzzelli ha infine sottolineato che solo insieme riusciremo a costruire un modello di cura qualitativo e vicino ai pazienti e ai loro bisogni, ma basato anche sulle necessità dei clinici. Quest'ultima è una condizione imprescindibile anche per la sostenibilità.

I tumori neuroendocrini

I tumori neuroendocrini sono patologie rare, molto diverse tra loro sia per localizzazione che per aggressività, e sono in genere caratterizzate da una crescita lenta, che originano dalle cellule del sistema neuroendocrino e possono colpire vari organi come intestino, pancreas, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali. Questi tumori neuroendocrini sono accomunati da alcune caratteristiche biologiche che in molti casi permettono agli specialisti di utilizzare strategie simili per la diagnosi e il trattamento.

Una minoranza di tumori neuroendocrini localizzati a livello del tratto gastro-enterico-pancreatico sono costituiti da cellule tumorali poco differenziate e a rapida crescita, che possono originare da tutti i distretti, e che richiedono trattamenti differenziati rispetto alle altre forme di tumori neuroendocrini.

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