Benessere

Vacanze in montagna in sicurezza. Le regole per non correre rischi

Chi decide di soggiornare in montagna deve attenersi ad alcune indicazioni fondamentali per evitare spiacevoli sorprese: ecco il vademecum della Società Italiana Medicina di Montagna

Vacanze in montagna in sicurezza: ecco come comportarsi
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Sono sempre più numerosi gli italiani che preferiscono trascorrere una parte delle loro ferie in montagna, sia a causa del gran caldo di città e località di mare ma anche perché ci si avvicina maggiormente alla natura con un ritrovato benessere per l'aria pura ma anche per le numerose attività che si possono organizzare. L'alta quota, però, nasconde delle insidie di cui bisogna tener conto e che vanno evitate: ecco perché la Simem (Società Italiana Medicina di Montagna) ha stilato un decalogo per vivere la montagna nel modo più sicuro possibile.

Come comportarsi con i bambini

Le famiglie con bambini dovranno stare attenti soprattutto al corretto abbigliamento per i loro figli: dagli impermeabili alle scarpe chiuse, dai cappelli con visiera agli occhiali da sole specialmente per chi si spinge oltre i 1.600 metri di quota. Le misure sono richieste soprattutto per i lattanti e i piccoli che non hanno ancora un anno di vita. Importantissima anche la protezione solare e i repellenti contro insetti e zecche. Il rispetto dell'ambiente passa anche dai comportamenti che i genitori devono insegnare ai figli: non strappare le foglie da alberi e piante e gettare i rifiuti negli appositi spazi laddove previsti.

La protezione dagli sbalzi termici

Anche in montagna si può andare incontro a colpi di calore se non ci espone con le adeguate protezioni. La Simem spiega che va evitata la triade "AAA: Alta temperatura, Alta umidità, Assenza di ventilazione". Meglio evitare di camminare troppe ore sotto il sole e preferire le escursioni al mattino presto, bevendo tanta acqua. Al contrario, invece, attenzione all'ipotermia quando l'organismo si raffredda: esposizione al vento, l'essere bagnati e banali incidenti come una distorsione alla caviglia espongono a questo rischio quando fa freddo. Anche in questo caso, ricordarsi di avere con sé giacche a vento, guanti, cappelli e indumenti di ricambio oltre a una coperta isotermica.

Le malattie croniche

Chi soffre di malattie croniche, anche se potrà godere di importanti benefici, dovrà seguire alcune basilari regole durante il soggiorno in montagna: prima della partenza va contattato il proprio medico di base così da valutare se si dovranno eseguire terapie ad hoc prima e durante e tenere sotto controllo i parametri fisiologici come glicemia e pressione. Più si sale di quota, poi, e maggiori sono i rischi dovuti all'attività fisica per la sempre minore presenza di ossigeno: anche in questo caso bisogna fare attenzione al tipo di attività fisica che si vuole praticare.

L'importanza della corretta alimentazione e dell'idratazione

Lunghe passeggiate, escursioni oltre i duemila metri e le condizioni climatiche portano all'esigenza di doversi nutrire con cadenza costante: le soste vanno fatte ogni ora durante le quali è opportuno assumere "snack salati, datteri, fichi secchi, albicocche disidratate, così come la frutta secca, oppure le barrette", spiegano gli esperti. In pausa pranzo è bene preferire cibi con alto contenuto calorico e basso peso che si basano sul mix fra carboidrati semplici e complessi associati. L’idratazione andrà fatta in modo continuativo ad intervalli di circa 30 minuti "senza mai appesantire lo stomaco con acqua arricchita con limone e fruttosio".

Gli over

La Simem mette in guardia gli over perchè oltre ai numerosi benefici la montagna può nascondere alcuni rischi. Tutto va studiato nei minimi dettagli: "dalla scelta dell’itinerario all’alimentazione, all’abbigliamento, all’approfondita conoscenza delle previsioni del meteo, che possono ridurre l’impatto ad ogni variazione ambientale. Importante un consulto medico per conoscere se l’eventuale terapia assunta può condizionare l’attività fisica in montagna", fa sapere la Simem.

L'ambiente circostante

La montagna ci ospita, ecco perché va rispettata e non bisogna dimenticare le numerose insidie che nasconde: nei sentieri più complessi bisogna fare attenzione a non scivolare, ecco perché le scarpe indossate (meglio se da trekking) possono fare la differenza. In questo periodo soprattutto, poi, è estremamente d'attualità il meteo: meglio evitare di farsi sorprendere da un temporale e ricordarsi sempre di consultare le previsioni visto che i cambiamenti del cielo, specie in montagna, possono essere repentini e frequenti soprattutto al pomeriggio. "I fulmini sono attirati dalle punte delle montagne, creste, vie ferrate , alte piante isolate", spiegano gli esperti. Per ripararsi cercare rifugi ma evitare le grotte così come materiali fatti con il ferro.

Come vestirsi

È chiaro che ci si dovrà regolare di volta in volta anche in base alla meta prescelta, al periodo e alle condizioni meteorologiche ma l'abbigliamento per stare in montagna è fondamentale: sono consigliati e preferibili scarpe con "suola scolpita tipo Vibram" possibilmente sopra la caviglia (scarponcino da trekking). I pantaloni vanno bene lunghi e corti e le giacche possibilmente antivento e antipioggia. Un'altra regole è il vestirsi a "cipolla", ossia con più strati leggeri così da potersi coprire o scoprire in base all'esigenza. Importanti anche zaini e cappelli così come i guanti.

Il vaccino

Gli escursionisti della montagna devono essere in regola con le vaccinazioni di routine previste tra le quali quelle contro pertosse, tetano e difterite (ogni 10 anni) ma anche informarsi su quali siano quelle raccomandate in base alla zona in cui ci si reca: spesso sono richieste quelle contro la rabbia e l’encefalite da zecche.

Il meteo

È già contenuto in altri paragrafi di cui abbiamo già parlato ma la Simem ha giustamente dedicato un capitolo a parte, nel decalogo, alle condizioni meteorologiche: sui bollettini si trovano informazioni preziose su temperatura, umidità, vento e altri parametri che vanno consultati per essere preparati a cosa ci può aspettare mentre ci rechiamo in alta quota o se si rimane fuori per tutto il giorno.

Animali domestici

Ultimo punto ma non per importanza, massima attenzione alla salute anche dei nostri animali domestici come i cani: tra gli accorgimenti da tenere in considerazione è molto importante la prevenzione contro le zecche. Bisogna "utilizzare un presidio repellente (che non permette l’attacco della zecca e quindi previene la trasmissione di eventuali patogeni) adatto alla lunghezza del soggiorno", come i numerosi spray in commercio che hanno efficacia anche giornaliera.

Non dimenticare di vaccinare i nostri amici a quattro zampe in tempo utile affinché siano protetti.

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