Benno Geiger, raffinato testimone del Novecento europeo

Viennese di nascita, veneziano per elezione e per lunga dimora - visse principalmente a Venezia e in Friuli, al centro della cultura mitteleuropea - fu elegante poeta in lingua tedesca, traduttore, critico e storico dell’arte (sue le traduzioni in tedesco, ancora ristampate, della Commedia di Dante e del Canzoniere di Petrarca, e sua la riscoperta del Magnasco e dell’Arcimboldi): è Benno Geiger (Rodaun, Vienna 1882 – Venezia 1965), curiosa e affascinante figura di intellettuale del Novecento del quale oggi le edizioni Canova pubblicano l’autobiografia, un libro «culto», uscito anni fa per i tipi di Vallecchi in tiratura limitata e sparito presto dal mercato librario: Benno Geiger, Memorie di un veneziano (Canova). Il volume, che viene riproposto con una nuova prefazione di Quirino Principe e arricchita di foto e documenti dell’epoca, sarà presentato a Milano domani, ore 18, alla Libreria Hoepli (via Hoepli 5, tel. 02-864871), presenti lo stesso Quirino Principe ed Elsa Geiger Arié.

Assai noto tra i suoi contemporanei, profondo conoscitore della lingua e della letteratura italiane, Benno Geiger nelle sue Memorie racconta la propria vita e gli incontri che l’hanno costellata, ripercorrendo gli anni ottimistici della giovinezza, la difficile prova del secondo conflitto mondiale – internato a Isernia, quale intellettuale avverso al regime – il confronto con le nuove tendenze culturali del dopoguerra: oltre cinquecento pagine dense di racconti e aneddoti sui più importanti personaggi della cultura europea della prima metà del Novecento, da Hofmannsthal a Zweig, da Pascoli a Rilke, da Perosi a Kokoschka, da Papini a Comisso, narrati con stile acuto, ironico e vivace. È il ritratto, corredato da più di cento fotografie originali, di una Venezia perduta e di un’irripetibile stagione culturale.

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