Benvenuto conferma lo stop alla stangata sugli immobili

Berlusconi: «È comunque un danno enorme per il mercato». Recupero in Borsa per i titoli venduti la settimana scorsa

Serena Cipolla

da Milano

È una conferma al dietrofront inaugurato dal viceministro dell’Economia Vincenzo Visco: il governo intende cancellare la retroattività sulla tassazione Iva degli immobili contenuta nel decreto Bersani. Lo ha comunicato il presidente della Commissione Finanze, Giorgio Benvenuto, al termine di un incontro con il viceministro: «Penso proprio che non ci sarà più la retroattività».
Si tratta della norma che prevede l’obbligo per le società di restituire l’Iva degli ultimi otto anni. Un provvedimento che aveva scatenato un crollo delle società di settore quotate in Borsa e che aveva bruciato circa un miliardo di euro di capitalizzazione. «Un danno enorme, nonostante il passo indietro del governo», ha commentato l’ex premier Silvio Berlusconi, che ha inoltre precisato: «Ormai i mercati non si fideranno più dell’Italia».
La manovra sarebbe costata complessivamente all’intero settore 30 miliardi, tra società di leasing e società immobiliari. Ieri, dopo l’annuncio delle correzioni da parte dell’esecutivo, i titoli delle principali aziende di settore hanno preso fiato. A guidare la rimonta è stata Pirelli Real Estate che ha chiuso a più 5,32%, seguono Aedes con più 4,22%, Beni Stabili con più 2,51, Immobiliare lombarda con più 0,93 e Gabetti con più 0,27. Risanamento ha registrato un più 0,80. E il titolo Italease, a cui il decreto Bersani-Visco sarebbe costato 1,4 miliardi euro, ieri è rimbalzato del 5,59 per cento.
Sugli effetti positivi delle modifiche annunciate per il decretone si trovano d’accordo il presidente di Confindustria e e di Bankitalia: «La revisione di alcuni aspetti tecnici potrà evitare ricadute negative segnalate dai mercati riconducendo l’intervento alle proprie finalità», ha spiegato Mario Draghi. Analoga, nella sostanza, anche la valutazione di Luca Cordero di Montezemolo che ha dichiarato: «È importante che il provvedimento torni ai suoi obiettivi originali, che erano quelli di contrastare l'evasione». Ma le considerazioni del presidente di Confindustria prendono in esame anche altri aspetti che erano stati segnalati dal mondo edilizio e immobiliare nei giorni scorsi: «Dobbiamo tenere presente che il settore, grazie ai fondi e agli operatori strutturati - ha sottolineato Montezemolo - ha raggiunto livelli di trasparenza molto importanti attraendo investimenti significativi anche dall’estero».
L'opposizione intanto attacca e punta il dito contro Visco per la debacle borsistica di questi giorni: «La turbativa del mercato - spiega l’ex viceministro di Forza Italia, Giuseppe Vegas - è un reato. Chi risarcirà ora i risparmiatori?». E poi invita l’esecutivo a «riflettere seriamente se esiste ancora un rapporto di fiducia con l'autore delle norme fiscali in materia di nuova disciplina per la tassazione degli immobili».

È un fatto, secondo Vegas, che «nella settimana di vigenza del decreto ci siano stati cospicui sommovimenti di Borsa e una perdita del valore patrimoniale delle società del settore intorno a 1,4 miliardi. E questo apre la strada a qualunque sospetto relativo a una possibile turbativa dei valori mobiliari che, come noto, costituisce reato».

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