da Milano
Gli automobilisti cominciano a preoccuparsi. Altri 4 giorni di scioperi annunciati a fine mese. È di nuovo guerra tra i benzinai e il governo sul decreto Bersani sulle privatizzazioni. Appena chiuso lo sciopero dei giorni scorsi, i gestori delle pompe di benzina nazionali hanno proclamato altri quattro giorni di protesta. Il tutto nonostante la convocazione del ministro Bersani alle porte il prossimo 14 febbraio. Su alcuni punti infatti, sembra che i benzinai non siano intenzionati a scendere a compromessi. Lintervento normativo prevede di eliminare i limiti, in materia di distanze tra i vari impianti e di parametri numerici per la presenza dei distributori. E, ancora, via a qualsiasi vincolo che impedisca la vendita di carburanti insieme a quella dei prodotti principali di attività. «La convocazione al ministero dello Sviluppo - dice una nota dei benzinai - non basta per raffreddare il clima perché continua ad alludere a una posizione ministeriale di chiusura. Non ci rimane che annunciare una nuova tornata di chiusura degli impianti che interesserà i giorni 27 e 28 febbraio, 1 e 2 marzo prossimi».
Intanto se gli scioperi dei benzinai continueranno, Adusbef e Federconsumatori sono pronti a guidare i consumatori al boicottaggio dei marchi. A partire dal 15 marzo, indicheranno per ogni mese quale marchio boicottare.
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