Paolo Brusorio
da Milano
Certo, Costacurta domenica sera era ancora lì a fare argine con Maldini. E non è nemmeno lunico della vecchia compagnia di giro (un nome per tutti: Pagliuca) con la voglia matta di prendere freddo sui campi di calcio. Poi cè uno come Demetrio Albertini che, suo malgrado, il pallone lo vede da seduto. E infine cè chi ha scelto la terza via: giocare solo per divertirsi. Uno come Beppe Signori che oggi vola in Ungheria per firmare un contratto di un anno, e anche meno, con il Matav Sopron, attualmente quartultimo nella serie A, sei punti in otto partite, eliminato nei preliminari di coppa Uefa. Dice: ma che ci va a fare Signori in una persino simpatica località ungherese famosa per i vigneti, le terme, ma non certo per la tradizione calcistica? Appunto, va a divertirsi. «Il proprietario della squadra è un mio amico, mi ha chiesto se avessi ancora voglia di giocare. Io ne ho, non ho mai smesso di allenarmi, se sistemiamo i dettagli domenica sono in campo».
E tra i dettagli cè la residenza. Perché Sopron sarà anche graziosa, ma lex bomber della Lazio ha scelto di fare il pendolare prendendo casa a Vienna. Dalla ruota del Prater al campo sportivo del Matav ci sono infatti 70 chilometri e percorrerli non sarà certo più complicato che andare da Formello a piazza di Spagna.
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