Bergamo: le parrocchie contro la fiera del sesso

Polemiche contro la kermesse di tre giorni dedicata all'erotismo. Seicento parrocchiani hanno firmato una petizione chiedendo al sindaco di vietare l'iniziativa

Bergamo: le parrocchie 
contro la fiera del sesso

Bergamo - Cologno al Serio, per tutto l'anno è un piccolo centro all eporte di Bergamo ma da domani, e per tre giorni, diventerà la capitale italiana dell'erotismo.

Polemiche per la fiera del sesso La terza edizione di Bergamosex, però, inizia con una polemica: seicento parrocchiani, attraverso una petizione, hanno scritto al sindaco leghista Antonio Legramandi per bloccare l’iniziativa. Chiedono di revocare il permesso di utilizzare il Palatenda, nonostante anche questa volta gli organizzatori avessero deciso di devolvere tutti gli incassi ad un’associazione di volontari, la Onlus Italia-Salvador.

L'anno scorso il rifiuto di Emergency Alle polemiche Bergamosex è ormai abituata. L’anno scorso fece discutere infatti la scelta di destinare i soldi ad Emergency, che rifiutò un assegno di tremila euro, più una percentuale degli incassi. Quest’anno a mettersi contro la fiera dell’eros sono i parrocchiani del paese, che nella lettera inviata al sindaco arrivano a citare persino l’enciclica di Papa Giovanni Paolo II, "Mulieres dignitatem". "Sono trascorsi vent’anni dall’enciclica del Papa - si legge nella petizione - sulla dignità della donna ma non ha avuto effetto. Bergamosex con il suo messaggio è all’opposto".



"E' solo goliardia" L’organizzazione della kermesse, in cui si alternano spettacoli per uomini e per donne, dibattiti e stand espositivi, si difende parlando di una "festa goliardica, minata da alcuni oppositori perbenisti", alla quale ogni anno partecipano migliaia di persone.

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