Paolo Bergamo continua a ripeterlo da anni: «Con me parlavano tutti». Lo ha ricordato ieri anche lavvocato Silvia Morescanti, uno dei legali dellex designatore livornese. E non erano solo presidenti o dirigenti (cera anche il ds della Roma Pradè, come rivela in unintervista a Qn Nicola Penta, consulente per la parte sportiva dei legali di Luciano Moggi, che sta sbobinando tutte le intercettazioni «trascurate» nellinchiesta di Calciopoli).
Lultima telefonata inedita, pescata tra le 120mila «valide» (almeno un terzo delle 170mila iniziali sono contatti non andati a buon fine tra cadute di linea e mancate risposte), è quella tra lex designatore e Luciano Spalletti, allepoca allenatore dellUdinese (era il 12 maggio 2005). Il colloquio, dopo vari convenevoli, si concentra sulla scelta dei guardalinee per la sfida tra i friulani e la Sampdoria di tre giorni dopo che finirà 1-1. «Ti posso anticipare che a scanso di ripensamenti allultimo momento, gli assistenti li ho già fatti, quindi viene Pisacreta che per noi è il n° 1 e Griselli che è quello di Livorno che questanno è stato il n° 1, quindi sei bello blindato - dice Bergamo al tecnico di Certaldo -. Vediamo ora il sorteggio cosa ti dà tra gli internazionali che abbiamo messo in griglia...». «Benissimo», la risposta di Spalletti che poi discute su alcuni articoli di stampa e sulle trasmissioni tv. Anche di questa telefonata la difesa di Moggi ha chiesto la trascrizione da parte del Tribunale di Napoli. Niente di rilevante a livello penale, ma probabilmente anche dal punto di vista sportivo. La chiacchierata è unulteriore dimostrazione del malcostume che regnava nel calcio dellepoca.
E ieri, durante la trasmissione Radio Radio Lo Sport su unemittente romana, Arrigo Sacchi ha precisato: «Anchio chiamavo e telefonavo a Bergamo e lo facevo per protestare quando lui designava per le partite della mia squadra arbitri chiacchierati». Tirato in ballo, lo stesso Bergamo ha risposto sempre in diretta allex tecnico del Milan e della Nazionale, rivelando un particolare inedito. «Ogni volta che parli di me, mi massacri sempre - la risposta dellex fischietto di Livorno -. Ma ti ricordi quando sono venuto a Parma e mi hai portato nellufficio di Calisto Tanzi (allepoca patron del club emiliano, ndr)?».
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