Berlusconi: "Alcuni giudici dal '92 cercano di sovvertire il voto"

Il premier punta il dito contro una "corrente piccola" della magistratura. "Umberto Bossi ogni tanto ama divertirsi, invece c'é grandissima unità in questo governo, che durerà l'intera legislatura. Veltroni dice di no? Non possiamo negargli la speranza". Poi aggiunge: "Aiuteremo le fasce più deboli, presto il piano-casa, prezzi, stop alle speculazioni. Base Usa a Vicenza: rispetteremo gli impegni"

Berlusconi: "Alcuni giudici dal '92 cercano di sovvertire il voto"

Tokyo - E' dai tempi di Mani pulite, dal 1992, che "una corrente piccola" della magistratura cerca di sovvertire il risultato del voto popolare. Lo ha ribadito anche oggi il premier Silvio Berlusconi da Tokyo confermando che, secondo sondaggi in suo possesso, la popolarità della magistratura in Italia e in costante discesa. Il presidente del Consiglio ha citato ad esempio un dato: negli elettori del Pdl la fiducia verso i giudici "é solo al 6%". Secondo il presidente del Consiglio, il presunto calo di popolarita' dei magistrati in Italia sarebbe dovuto a "una corrente piccola della magistratura che non è mai doma e continua a cercare di sovvertire il risultato del voto attraverso una serie di azioni che partono dal '92 e che sono ancora in atto''. Al contrario, ha riferito il premier "in questo momento il governo è in costante ascesa".

"Bossi? Grandissima unità nel governo" "Umberto Bossi ogni tanto ama divertirsi, invece c'é grandissima unità in questo governo". Lo ha assicurato il premier rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni di ieri di Umberto Bossi che si diceva d'accordo con Walter Veltroni sul fatto che il governo non sarebbe durato 5 anni. "Sono molto soddisfatto della squadra di governo e l'innesto di questi giovani è stato fantastico: sono veramente molto contento", ha aggiunto.

Veltroni e la durata del governo "Non possiamo negargli la speranza". Con questa battuta dedicata a Walter Veltroni il presidente del Consiglio che il governo durerà l'intera legislatura.

"Aiuteremo le fasce più deboli" "E' chiaro" che il governo è "preoccupato" per l'aumento dei prezzi e quindi, nei limiti degli strumenti a disposizione dell'Esecutivo, sarà fatto il possibile per contenere la crescita dei prezzi. Ma soprattutto, "se ci saranno fasce della popolazione che devono essere aiutate, le aiuteremo" ha spiegato il Cavaliere poco prima di partire per Hokkaido dove parteciperà al vertice del G8. Berlusconi ha ricordato che il governo ha già fatto "un passo" in questa direzione attraverso la cosiddetta robin tax. "E i contributi saranno devoluti alle persone che più hanno bisogno" ha assicurato il premier.

Piano casa I programmi del governo per l'edilizia abitativa e la casa sono in dirittura d'arrivo e saranno resi noti nell'immediato futuro, avendo come obiettivo il sostegno delle fasce più debol, ha anticipato il premier: "Il governo sta lavorando al piano casa che è quasi pronto e presto potremo annunciarlo".

Prezzi, stop alle speculazioni Dietro la corsa del greggio e l'aumento del prezzo delle materie prime c'é un responsabile ben preciso: la speculazione. Un nemico contro il quale gli 'Otto grandi' devono trovare il coraggio di reagire. Silvio Berlusconi, alla vigilia del G8 di Toyako in Giappone, conferma la tesi di chi, primo fra tutti Giulio Tremonti, ritiene che i rincari del petrolio dipendano da giochi finanziari, più che dalla accresciuta domanda dei Paesi emergenti. Un concetto che poche ore dopo, da Castelgandolfo, viene ripreso anche dal papa, che però si concentra soprattutto sulle conseguenze per le popolazioni povere. "Mi rivolgo ai partecipanti all'incontro di Hokkaido, affinché al centro delle loro deliberazioni mettano i bisogni delle popolazioni più deboli, la cui vulnerabilità è oggi accresciuta a causa delle speculazioni e delle turbolenze finanziarie", ha detto Benedetto XVI nel corso dell'Angelus. Riflessione simile a quella del premier italiano. Il problema dell'aumento generale dei prezzi, ha sottolineato Berlusconi, sarà "il tema che si imporrà" nei lavori e gli Otto grandi devono saper "trovare una ricetta per limitare le speculazioni". L'aumento dei prezzi, ha aggiunto, "primo fra tutti quello del petrolio" è ormai "la preoccupazione di tutti". Il premier italiano ha molto insistito sulla necessità di trovare misure contro i fenomeni speculativi anche attraverso la possibilità di "porre un calmiere a questi prezzi". Una situazione che, ha sottolineato, ha inevitabili ripercussioni interne, soprattutto sulle fasce più deboli.

Il governo è "preoccupato" per l'aumento dei prezzi e quindi, nei limiti degli strumenti a disposizione, farà il possibile per contenerne la crescita. In questo contesto, ha precisato, verrà data priorità ai meno abbienti: "Se ci saranno fasce della popolazione che devono essere aiutate, le aiuteremo". Berlusconi ha voluto sottolineare come il governo abbia già compiuto "un passo" in questa direzione attraverso la cosiddetta 'Robin tax', proposta proprio dal ministro dell'Economia. Lo stato di salute dell'economia mondiale sarà il tema più scottante sul tavolo del G8. L'aumento costante del prezzo del petrolio e l'instabilità dei mercati finanziari finiranno sotto la lente dei 'Grandi' che al termine del summit dovrebbero inviare un messaggio congiunto nella speranza di ridare un po' di fiducia a investitori e consumatori.

La priorità, però, al momento resta quella di fermare la corsa dei prezzi. Non a caso, sempre da Tokyo, Berlusconi aveva pubblicamente elogiato la decisione della Banca Centrale europea (Bce) di alzare di un quarto di punto dei tassi di interesse. Al momento, aveva detto passeggiando per le strade della capitale nipponica, "la cosa più importante è combattere l'inflazione". Battaglia che, secondo il premier, deve però partire proprio dalla speculazione, contro la quale è necessaria una "cooperazione tra le democrazie". Perché, ha sottolineato, gli aumenti stanno investendo non solo i costi di produzione ma anche "i generi alimentari di base".

"Base Usa a Vicenza: rispetteremo gli impegni" "In merito alle polemiche sull'ampliamento della base 'Dal Molin' a Vicenza ritengo utile ed opportuno ricordare a tutti il dovere di rispettare gli impegni internazionali liberamente assunti dall'Italia e ribaditi nel corso degli anni da Governi di diversa maggioranza politica". E' quanto afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Tanto più è necessario questo richiamo - sottolinea il premier in una nota - di fronte ai tentativi di alimentare false aspettative sulla possibilità di rimettere in discussione una decisione già presa e pertanto irreversibile". "Il Governo - ribadisce Berlusconi - è quindi deciso ad adempiere agli impegni assunti nei confronti degli Stati Uniti.

Lo farà ovviamente nel rispetto delle regole dell'ordinamento interno ed osservando tutte le procedure necessarie. A nessuno - conclude - può essere consentito di mettere in gioco il prestigio e la stessa credibilità dell'Italia sul piano internazionale".

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