Milano - Avvenire batte un colpo. Non ci sono stati "silenzi di convenienza" di fronte alle vicende personali del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e agli "spettacoli niente affatto confortanti" che offre la scena pubblica: lo ribadisce oggi il direttore di Avvenire, Dino Boffo, ricordando che il suo giornale come anche i vescovi italiani, si sono pronunciati in "modo netto sul piano dei contenuti e della prassi e chiunque è stato raggiunto dai loro interventi ha capito quello che si doveva capire".
Bagnasco e Crociata "Sia il presidente cardinal Bagnasco sia il segretario generale monsignor Crociata - scrive Boffo - hanno colto le occasioni pastorali che si sono presentate per prendere posizione in modo netto sul piano dei contenuti come della prassi. Chiunque è stato raggiunto dai loro interventi ha capito quello che si doveva capire: alla comunità cristiana tocca tenere alto il contenuto della fede e non cedere a compromessi".
Lettera di un sacerdote Boffo risponde alla lettera di un sacerdote, don Angelo Gornati, di Liombiate, che protesta per quello che è, a suo dire, un
atteggiamento di silenzio della Chiesa (definito "quasi servile") di fronte alla vita privata del presidente del Consiglio. "Quale spazzatura, quale disgusto, quale miseria", commenta il prete chiedendo una "una parola chiara".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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