Berlusconi: "Campagna d'odio contro l'Italia"

Azione legale del gruppo Espresso contro il premier perché avrebbe istigato i giovani industriali "a boicottare gli investimenti pubblicitari". Berlusconi: "Masochista dare pubblicità a media che, a furia di parlare di crisi, diventano fattori di crisi"

Berlusconi: "Campagna d'odio contro l'Italia"

Milano - Il Gruppo L’Espresso torna ad attaccare Berlusconi. Questa volta non con articoli di giornali e scoop, veri o presunti. Il nuovo attacco al capo del governo si materializza attraverso la minaccia di un'azione legale nei confronti del presidente del Consiglio. In una  nota diffusa dal gruppo editoriale si legge: "Con riferimento alle gravi dichiarazioni rese dal presidente del Consiglio a Santa Margherita Ligure in occasione dell’assemblea dei Giovani industriali - dove ha accusato il quotidiano la Repubblica di un attacco eversivo nei suoi confronti e nel contempo ha istigato gli industriali a boicottare ed interrompere gli investimenti pubblicitari - il Gruppo Editoriale L’Espresso ha dato mandato al professor Carlo Federico Grosso ed al professor Guido Rossi di avviare tutte le azioni a tutela della società, vista la rilevanza sia penale che civile individuabile nelle predette dichiarazioni".

Azioni civili e penali "In particolare - si legge ancora nella nota - si è dato mandato ai due professionisti di valutare azioni civili in materia di violazione delle norme sulla concorrenza e penali sotto il profilo di possibili abusi compiuti dal presidente del Consiglio in quella occasione nonché della lesione dell’immagine del Gruppo Espresso".

Berlusconi: "Non temono vergogna" "Non posso che ribadire quello che ho detto. È masochista chi dà pubblicità a media che, a furia di parlare di crisi, diventano essi stessi fattori di crisi. L’ho detto e lo ribadisco perché è vero".

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi risponde così, dopo la conferenza stampa sul turismo a Palazzo Chigi, a chi gli chiede della denuncia annunciata nei suoi confronti. Quanto al merito della denuncia, Berlusconi aggiunge: "Non temono vergogna".

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