Berlusconi: "Cerchiamo di non farci male in casa Nel Pdl niente correnti, l'opposizione non esiste"

Il premier: "Non credo che dobbiamo aprirci a correnti, ma dobbiamo rimanere uniti come lo siamo sempre stati". Poi: "Nonostante tutto il fango che ci buttano addosso l'ultimo sondaggio di Euromedia dice che il Pdl é al 38% e passa, il governo al 48% e Berlusconi sopra il 68%"

Berlusconi: "Cerchiamo di non farci male in casa 
Nel Pdl niente correnti, l'opposizione non esiste"
Monigo del Garda (Brescia) - "Purtroppo stiamo cercando di farci del male in casa, cerchiamo di non farlo". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, é intervenuto telefonicamente al debutto della fondazione Liberamente. "Non credo - ha aggiunto - che dobbiamo aprirci a correnti ma dobbiamo rimanere uniti come lo siamo sempre stati". Esperienze come Liberamente e altre fondazioni, ha aggiunto il premier, "devono concorrere a rafforzare e a rendere più forte il grande partito che è il Pdl" il grande partito in cui si riconoscono gli italiani che non si riconoscono nella sinistra.

"Vi do una buona notizia: nonostante tutto il fango che circola e che ci buttano addosso l'ultimo sondaggio di Euromedia dice che il Pdl é al 38% e passa, il governo al 48% e Silvio Berlusconi sopra il 68%". Questo risultato, ha proseguito Berlusconi, "é quasi miracoloso se ci confrontiamo con quanto sta accadendo in Europa dove i principali leader hanno perso le elezioni di medio termine, molti sono sotto il 30% e alcuni sotto il 20% in un momento di crisi come questa".

"Non siamo l'ultimo paese d'Europa, mettendo insieme i due debiti", ossia quello pubblico e quello privato "siamo il paese più ricco d'Europa, un pelino sopra la Germania", ha affermato. Prima di pronunciare questa considerazione il premier aveva spiegato di essere "riuscito a fare inserire nei parametri di sostenibilità" di Maastricht la "dinamica del debito e concetto della sostenibilità del debito". 

Sottolineando di avere ereditato dai precedenti governi un debito pubblico molto elevato, Berlusconi ha poi aggiunto che "l'Italia è un Paese solidissimo per quello che è il suo privato, con imprese che lavorano e famiglie che lavorano e risparmiano". "L'83% - ha aggiunto il premier - è proprietaria di casa: per questo il nostro sistema bancario è il più solido d'Europa".

"Credo di aver reso un buon servizio al mio Paese e anche all'Europa con il veto sulla tassa sulle transazioni finanziarie", una proposta che non esita a definire "ridicola". A giudizio del premier questa imposizione "se fosse stata approntata solo dall'Unione Europea e non dagli altri grandi Paesi avrebbe spostato negli Usa e in altri Paesi" la mole delle transazioni finanziarie internazionali. 

Una possibile riforma dell'articolo 41 della Costituzione "l'unico che parla di impresa" è "una vera e propria rivoluzione che darà una spinta molto forte a chi vorrà dare vita a una nuova iniziativa" economica. .

A giudizio del premier un eventuale cambiamento del disposto costituzionale farà sì che "non prevalgano i nemici della libertà, del benessere e delle imprese. Questa - ha concluso il premier - è anche la filosofia di fondo della manovra per ridurre l'inefficienza, le spese e il parassitismo dello Stato". 

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