Berlusconi: "Democrazia violata dai pm rossi"

Berlusconi: "Se a questa sinistra dei giudici le leggi non vanno bene, mandano la legge alla Corte costituzionale, che ha 11 giudici di sinistra, e ottengono che la Corte abroghi la legge fatta dal parlamento". E sulle riforme: "Nei gazebo sceglierete se eleggere premier o capo dello Stato" 

Berlusconi: "Democrazia violata dai pm rossi"

Torino - Il presidente del Consiglio Berlusconi, durante un discorso al Lingotto di Torino per sostenere la candidatura di Roberto Cota, torna all'attacco della magistratura politicizzata. "La sovranità appartiene al popolo che la trasferisce ai rappresentanti in parlamento. Le leggi del parlamento ricevono anche la firma del Capo dello Stato e dovrebbero diventare legge. Nemmeno per sogno: perchè se a questa sinistra dei giudici queste leggi non vanne bene fanno eccezione di costituzionalità e fanno ricorso alla Corte costituzionale che è composta da 11 membri della sinistra e da quattro di centrodestra e così ottengono che tutte le volte che la Corte abroghi la legge fatta del Parlamento. Conseguenza: la sovranità nei fatti non appartiene più al Parlamento, ma ai giudici di sinistra e questa è una grave, grave, grave patologia della nostra democrazia".

Scandali inventati "I giornali sono pieni soltanto degli scandali inventati dai giornali e dalle procure della sinistra" Berlusconi arriva al Lingotto e torna a parlare delle inchieste. "Siamo il partito della gente, anche la Lega è il partito della gente, non esiste una nuova Tangentopoli" dice il premier. "Non mi dite che vi siete accorti che la stampa fa il tifo per la Bresso..." scherza ancora il presidente del Consiglio. Per Berlusconi c’è stato un "attacco totale alla Protezione civile che invece ha fatto un miracolo in Abruzzo. Hanno detto che Bertolaso è un corrotto, cose che nel giro di dieci giorni si sono rivelate false" insiste il Cavaliere. "Poi a Roma ci hanno dato dei pasticcioni, abbiamo dimostrato che i nostri delegati erano nel giusto" conclude il premier. 

"Aggredire le riforme cambiando la Costituzione" "Dobbiamo aggredire le grandi riforme e portare lo Stato e le sue istituzioni al servizio dei cittadini. Per fare questo dobbiamo cambiare la Costituzione e far eleggere dai cittadini il presidente della Repubblica o il premier. Questa è la grande democrazia". Il premier parla della riduzione dei parlamentari. "Camera e Senato fanno esattamente le stesse cose. La Camera con il 50% in meno dei componenti potrebbe fare le stesse cose che fa adesso", afferma il premier.

"Pm devono essere categoria a parte" "I pm devono essere una categoria a parte e dare del lei ai giudici". Lo afferma Silvio Berlusconi durante un comizio elettorale a Torino. Il premier critica poi l’opposizione per il suo atteggiamento sull’immigrazione. "La sinistra vuole frontiere aperte e spalancate le porte agli stranieri e agli extracomunitari. Hanno - afferma il Cavaliere - una strategia: vogliono dare il voto agli extracomunitari per cambiare la maggioranza dei moderati che esiste in Italia e far prevalere la sinistra".

"Riforma giustizia anche senza opposizione" "Quella della giustizia, con l’equiparazione dell’accusa alla difesa e con l’inappellabilità per chi viene assolto in primo grado sarà la prima grande riforma che presenteremo e sono assolutamente sicuro che abbiamo forze sufficienti per approvarla anche se non avremo il concorso dell’opposizione", ha proseguito il premier.

Premierato o presidenzialismo "Ho detto prima che dobbiamo decidere fra l’elezione diretta del premier o quella del presidente della Repubblica: sarete voi elettori interpellati attraverso i gazebo a indicare quale via prenderemo" ha aggiunto Berlusconi a Torino.

"Tradizione cristiana, tuteliamo la vita" La nostra parte politica ha una tradizione cristiana": non ci si può "allontanare dalle radici della cristianità che fanno parte della nostra vita di sempre", ha proseguito il premier.

"Di Pietro? Attacchi pericolosi" Il Cavaliere critica "il campione del giustizialismo" per "gli attacchi anche pericolosi" che sono stati portati nei confronti del premier. Il presidente de Consiglio non cita pubblicamente Antonio Di Pietro. Ma, durante un comizio elettorale a Torino, sottolinea che la sua azione critica è pericolosa perchè "le menti fragili possono armare le loro mani contro chi viene descritto una volta come Nerone, un’altra volta come Saddam Hussein".



Ricerca sul cancro
Il premier ribadisce che nei prossimi anni il governo "lavorerà con grande sforzo sulla ricerca e sulla prevenzione" per debellare il cancro. "Io sono stato toccato e da quando ne sno uscito ho grande rispetto nei confronti della ricerca e della cura", dice il premier.

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