Massimiliano Scafi
da Roma
Subito, nel 2006, la lista unica Fi-An-Udc per il proporzionale: «Ci stiamo lavorando». Subito dopo, dal 2006, unaccelerata al partito unico. «La casa comune dei moderati è una grande prospettiva storica, è la nostra ambizione». In attesa del partitone, nasce intanto la Fed del centrodestra. Ma tutto ciò, avverte Silvio Berlusconi, non significa che Forza Italia sia in smobilitazione: «Ho letto e sentito che, in vista del nuovo soggetto unitario, Fi si smantellerà. Non è così, anzi semmai si rafforzerà, verrà rilanciata. Il nostro partito dovrà diventare la spina dorsale, il perno della futura formazione politica».
E sarà, sembra di capire, una «cosa» del tutto aperta: «La differenza tra laici e cattolici non ha più senso. Quanto è accaduto nel mondo a partire dall11 settembre offre nuove e importanti ragioni per approfondire quel dialogo che tra laltro è stato uno degli assi portanti di Forza Italia». E ancora: «Lo stato di salute dellOccidente, in particolare dellEuropa, la perdita di consapevolezza delle proprie radici cristiane e della propria forza di trasformare il dialogo in collaborazione attiva, annullano finte differenze che non hanno più ragioni né culturali né politiche». Quanto alla leadership del centrodestra, quella non appare in discussione: «Formigoni propone le primarie? Non lo so, non so che dire», glissa il Cavaliere.
Berlusconi parla nel centro congressi Capranica, dove sono riuniti i coordinatori regionali e provinciali azzurri, e rilancia il partito in vista delle elezioni dellanno prossimo. Ci vuole tempo per la casa comune, così si comincia con la prima tappa. «Proporremo agli alleati una lista unica per il proporzionale con i simboli dei partiti accanto perché un solo simbolo per la lista unitaria potrebbe confondere gli elettori e farci perdere fino al 13 per cento dei consensi. Faremo una formidabile campagna elettorale collegio per collegio - annuncia -. Sarà una campagna scientifica, a tappeto, con lobbiettivo di recuperare i consensi, vincere e restare al governo del Paese». Il primo passo sarà quello di cambiare la legge elettorale, eliminando lo scorporo e neutralizzando così leffetto negativo di «quella furbata» che sono le liste civetta. Lemendamento, spiega il Cavaliere ai suoi, verrà presentato ufficialmente solo dopo aver consultato tutti gli alleati. Altra iniziativa, quella di spedire ai cittadini dei fac-simile di schede elettorali, in modo da «dare unidea precisa» di come si va a votare. E poi, al momento dellapertura delle urne, la scesa in campo dei «difensori del voto», cioè di agguerrite squadre di rappresentanti di lista nei seggi, con lobbiettivo di non perdere per strada nessun suffragio. E per gli scrutatori «sarebbe meglio tornare alla nomina da parte dei prefetti».
Ma il cuore del progetto berlusconiano riguarda il partito. Il restyling prevede una Forza Italia «rivitalizzata dalla presenza dei giovani», rafforzata da «forze nuove ed energie fresche», senza però accantonare «le vecchie generazioni azzurre che, grazie alla loro esperienza, potranno dare un contributo importante». Il Cavaliere, finora impegnato nelle questioni di governo, promette che «dora in poi dedicherò i tre quarti del mio tempo a Forza Italia» e che si darà da fare con manifestazioni e comizi in tutto il Paese. Il presidente del Consiglio vuole insomma impostare una campagna molto dinamica e aggressiva. Da qui lo sviluppo del «motore azzurro», con tutte le iniziative sul territorio e nei 474 collegi: la regia è affidata ai comitati provinciali, il controllo a quelli regionali, le direttive politiche alle strutture nazionali. Un motore, dice ancora il premier, che dovrà essere «creativo e di innovazione, nel contesto di un partito rafforzato e che abbia come obbiettivo la costruzione della casa comune dei moderati». Una «officina delle idee» da contrapporre alla Fabbrica del programma di Romano Prodi. Quanto allorganigramma, Mario Valducci e Gregorio Fontana si occuperanno dello studio dei collegi, Denis Verdini dellorganizzazione. Antonio Palmieri guiderà i comitati elettorali, mentre la responsabilità della campagna sarà affidata al numero due del partito, Giulio Tremonti. Non saranno trascurati nemmeno i movimenti darea, riuniti da Roberto Formigoni in una federazione presentata a Milano.
Alla fine Berlusconi si dice «molto soddisfatto» dellincontro. «Quella di oggi - racconta - è stata una giornata molto positiva. È andata alla grande».
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