Parma - Silvio Berlusconi rilancia le riforme di fisco e giustizia con l’obiettivo di modernizzare il Paese. Il
premier ha toccato questo tema parlando al convegno di Confindustria. "La nostra situazione è quella di un paese che ha un assetto istituzionale che deriva dal fatto
che i padri costituenti hanno temuto prima di qualunque altra cosa che si potesse tornare a condizioni
che consentissero la nascita del regime: è venuto fuori un assetto che dà tutto il potere alle
assemblee: nella nostra costituzione l’esecutivo non ha nessun potere". "Bisogna liberare i cittadini - ha proseguito il Cavaliere -, dall'oppressione giudiziaria". La Corte Costituzionale abroga le leggi che non piacciono a
pm e giudici di Magistratura democratica, ha speigato Berlusconi, è una "situazione grave" per la giustzia a cui va posto rimedio.
"In tre anni un codice certo" Il governo vuole arrivare in tre
anni a realizzare un "codice certo" per tutte le leggi fiscali, ha detto il premier, "bisogna disboscare la selva di leggi e arrivare a un codice certo per tutte le leggi
fiscali. Abbiamo tre anni di tempo per farlo".
La riforma fiscale, ha aggiunto Berlusconi dal palco del convegno di Confindustria a Parma, "è
urgente, difficile e complessa. C’è una selva di leggi che rende difficili le interpretazioni".
"Italia non è in declino" "Non siamo un paese in declino" ma "abbiamo consapevolezza di tutti i gravi problemi che ci
affliggono", ha proseguito il premier. "L’Italia non è in
declino e il merito non è del governo ma il merito è soltanto vostro. Non c’è stato un vero declino dell’industria manifatturiera italiana rispetto al contesto internazionale
- ha affermato il Cavaliere -, tra il 1999 e il 2007 il valore manifatturiero italiano è cresciuto più della
Germania e della Francia".
"Senza Tremonti saremmo come la Grecia" "Siamo riusciti a tenere i conti in ordine che è la cosa più importante in un momento di crisi"
e allora al ministro Tremonti "tanto di chapeau" perchè "senza di lui saremmo come la Grecia. Lo ha
affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando al convegno biennale di
Confindustria. "Il rigore dei conti - ha sottolineato - è assolutamente imprescindibile".
"Mondo senza incubo nucleare" "Speriamo di vedere un mondo senza più armi nucleari" e la firma del trattato Start 2 tra Usa e
Russia è anche "un successo significativo della politica estera italiana". Lo afferma il presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento al Forum di Confindustria ’Libertà e
benessere: l’Italia al futurò a Parma. "I giornali italiani - aggiunge il premier - non hanno dato sufficiente rilievo alla firma sullo Start due
per una riduzione fortissima delle armi nucleari". "Io credevo che tutto potesse dirsi concluso nel 2002 con la firma di Pratica di mare - aggiunge -
Poi con l’ultima fase della presidenza di Bush e Condoleeza Rice i rapporti si raffreddarono e si
arrivò a non parlare più. Ci fu il cambio del presidente e io ho lavorato per mettere i due paesi in
contatto".
"Atto di imperio, figlia Gelmini si chiama Emma" "Ho fatto un atto di imperio. La figlia del ministro Gelmini si chiamerà
Emma", ha detto scherzando Berlusconi: "I signori amici dell’opposizione mi indicano con i nomi più svariati, sono
diventato Nerone, Saddam Hussein, Hitler.
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