Berlusconi: "Io? Sono buono e giusto" Pace con Fini: "Sintonia sulle riforme"

Il premier da Sofia: "Se la critica dei media resta nel confine della moderazione è utile, se diventa calunnia è un boomerang per chi le fa". L'Istituto Ipr Marketing: consenso in discesa al 45%. Ma Berlusconi smentisce: "La mia popolarità al 68,7%". Prima della partenza nuovo incontro pacificatore con il presidente della Camera (il retroscena): "I pm sottoposti al governo? Mai esistiti"

Berlusconi: "Io? Sono buono e giusto" 
Pace con Fini: "Sintonia sulle riforme"

Sofia - "La cosa migliore è essere amati e io faccio di tutto per essere amato, non solo dai media ma da tutti. Io sono troppo buono e giusto e vorrei che me lo riconoscessero". Durante una conferenza stampa a Sofia con il premier bulgaro, Boiko Borisov, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è tornato a criticare le continue accuse dell'opposizione e dei media.

La critica oltraggiosa "Se la critica dei media - ha aggiunto il premier - resta nel confine della moderazione è utile perché si può usare per colmare le mancanze, se supera certi livelli e diventa calunnia non fa piacere ed è un boomerang per chi le fa. Se è eccessiva e calunniosa alla fine avvicina la gente a chi è calunniato". Berlusconi non vuole però soffermarsi sugli attacchi dell'opposizione. Guarda avanti e pensa alle riforme da attuare: il sistema previdenziale e il nucleare. Poi spiega che il rapporto con gli alleati di governo è "ottimo" e "l’alleanza è solida" perché è basata sulla "condivisione di valori, programmi e dalla preoccupazione ad una opposizione come quella che ci troviamo in Italia". "Quindi - puntualizza il presidente del Consiglio - andiamo avanti con la realizzazione del programma con determinazione". E con la stessa determinazione il Cavaliere assicura: "Mai avuta l’intenzione di cedere il Milan. Non appartiene alla sfera economica, il Milan appartiene alla sfera degli affetti".

L'incontro con Fini Nel primo pomeriggio, prima di partire per Sofia, il premier ha avuto quaranta minuti di faccia a faccia con il presidente della Camera, Gianfranco Fini, per una panoramica sulle principali questioni sul tappeto, ma con un focus sul tema delicato della giustizia. Tra i due cofondatori del Pdl è stata l’occasione, nel solco di quanto riaffermato ieri dai coordinatori del partito, per ritrovarsi sulla linea per cui non è in discussione l’ipotesi di sottoporre i pm al potere esecutivo. Ieri la questione era stata oggetto di una domanda alla terza carica dello Stato a Francoforte e Fini aveva evidenziato che un conto è la separazione delle carriere, un altro conto la possibilità di rendere la magistratura requirente dipendente da poteri diversi da quello giudiziario. Ipotesi, quest’ultima, che il presidente della Camera, alla luce di quanto fissato in Costituzione, escludeva.

Il rilancio del Paese Il ddl per il credito al Mezzogiorno e il ponte sullo Stretto di Messina rappresentano "due iniziative che vanno nella direzione della ripresa del sud". Si tratta, secondo Berlusconi, di una "nostra preoccupazione fondamentale". La questione della crisi è stata esaminata anche nel corso dei colloqui: "Abbiamo convenuto - puntualizza, quindi, il presidente del Consiglio - che è molto importante il fattore psicologico, e confermato la possibilità di uscire da questa crisi anche contando sul fattore positivo della fiducia".

La popolarità del premier "La mia popolarità è al 68,7 per cento". Berlusconi smentisce categoricamente emerso da un sondaggio realizzato dall’Istituto Ipr Marketing, per conto di Repubblica.it.

Secondo il rilevamento del sito, il presidente del Consiglio vede ancora calare lievemente la propria fiducia che scende al 45% (-2%) nel corso dell’ultimo mese. Nel contempo, il governo subisce lo stesso calo di due punti: la squadra scende al 42%.

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