Silvio Berlusconi dice sì a un vicesindaco della Lega, e demolisce i terzi poli. Restano ormai 5 giorni allapertura dei seggi per le Comunali, e il tema politico della sfida è chiarissimo. Da una parte ci sono Pdl e Lega, e dunque un voto che premia una compagine di governo che si presenta più compatta che mai. Dallaltra la sinistra che con tutti i mezzi cerca di indebolire lesecutivo. Terze opzioni non sono date.
Il Carroccio è al fianco del Pdl, da ieri non ci sono dubbi di sorta, e le parole del premier - seguite da quelle di Umberto Bossi - lo confermano: «Se lo Lega lo chiederà - ha spiegato il presidente del consiglio in unintervista al Tg3 regionale - non credo ci siano problemi perché la Moratti accetti». Berlusconi ha ribadito inoltre la sua certezza che la vittoria verrà già al primo turno, perché «Moratti ha fatto benissimo in questi 5 anni». «Milano è cambiata in meglio - ha ribadito - e non cè stato nessun aumento di imposte», citando anche trasporti e acqua.
Alla conferma di una piena disponibilità a soddisfare le richieste del Carroccio fa seguito la dichiarazione di Bossi: il rapporto tra Lega e Pdl - ha detto il capo leghista - è «buono, stiamo bene». A questo punto non cè spazio per i dubbi sullimpegno leghista. Lo confermano i dirigenti locali: la Lega cè e vuole vincere. Nessuna freddezza, nessun disimpegno, insomma: «Chi pensa una cosa del genere non ha capito un tubo», taglia corto Matteo Salvini - capolista leghista: «Dai tempi di Formentini a oggi - scandisce - la Lega non si è mai impegnata tanto in una campagna elettorale». La questione era tornata di stretta attualità dopo che il leader del Carroccio Umberto Bossi aveva previsto che «se non si vince al primo turno, poi diventa difficile, perché i milanesi vanno al mare e in montagna, dopo un anno in città scappano».
Linterpretazione autentica dei vertici locali leghisti, però, è in sintonia con quella di Letizia Moratti: «Fa benissimo a spronare i candidati - ha detto ieri il sindaco a proposito di Bossi - perché manca una settimana al voto e dobbiamo lavorare tutti al massimo per la vittoria». Uno sprone, dunque, non una presa di distanze. «Sono daccordo con Bossi - ha detto ieri Salvini - anche perché poi a fine maggio, al secondo turno, si andrebbe a votare con 35 gradi allombra e ci sarebbe il problema di parlare con questo e quello, con lassessore, il presidente eccetera». Insomma la Lega non ha dubbi sulla vittoria, ma anzi: vuol vincere subito proprio per portare a casa un risultato pieno: «Se i milanesi vogliono un risultato chiaro con Pdl e Lega meglio vincere subito». E se il Carroccio non ammette dubbi sul suo impegno, obiettivamente, è difficile non credergli, anche perché pure per la Lega lesito della sfida non è irrilevante. In ballo, lo dice apertamente Igor Iezzi, segretario provinciale del Carroccio, ci sono «il vicesindaco, gli assessori e tre-quattro consiglieri leghisti».
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