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Berlusconi: "Noi forti, vinceremo per amor patrio il Pd cambi condotta"

Silvio Berlusconi sulle elezioni regionali: "Non cambia nulla. Il mandato dura cinque anni. Ogni regione in più è un successo". Sulle riforme: "Pd sguaiato, cambi atteggiamento". A Roma sul palco con la Polverini: "Siamo forti e vinceremo lo stesso. Chi non vota non può poi lamentarsi di quello che succede". Minacce: recapitata busta con polvere sospetta ad Arcore

Berlusconi: "Noi forti, vinceremo 
per amor patrio il Pd cambi condotta"

Roma - Si è chiusa a Roma, a fianco di Renata Polverini, a Roma, l'ultima lunga giornata di campagna elettorale che ha visto Silvio Berlusconi impegnato a tutto campo. "C'é un partito dei magistrati che usa la giustizia a fini di lotta politica. Noi siamo forti e vinceremo lo stesso", ha detto il premier. "La sinistra si deve vergognare per come ha governato in questi anni", ha aggiunto. Dai rifiuti alla sanità Berlusconi si dice convinto che nelle Regioni dove la sinistra è stata in questi anni al governo, non siano state portate avanti politiche di cui possono andare orgogliosi, e questo al contrario di quanto nelle regioni di centrodestra, dove invece il governo è stato all'insegna "dell'eccellenza". Ragion per cui, dice, la "distanza è tale che se ci fosse stato un vero confronto la sinistra sarebbe uscita con le ossa rotte". "L'opposizione è lontanissima da essere una sinistra democratica. Se fosse capitato a loro quello che è capitato a noi - ha rimarcato - avremmo fatto una battaglia per garantire il loro diritto di voto. Questa è una sinistra dai metodi sovietici".

"Elezioni regionali, ma anche politiche e nazionali"  Sono elezioni importanti, ha aggiunto, "anche per dare al nostro governo una spinta in più per fare un lavoro vero e convinto" nei prossimi tre anni di legislatura, a cominciare dalle riforme. "C'é un signore che prende 5-10 mila euro e sui giornali diventa tangentopoli. Ma tangentopoli non può esserci ora", perché "noi non abbiamo bisogno di finanziamenti al partito, e quando c'é bisogno di soldi ce li mettiamo noi".

"Votare è un dovere" "Il diritto di votare è sacrosanto, ma votare è anche un dovere": lo dice Silvio Berlusconi terminando il proprio intervento. Chi sceglie di non andare a votare "non può poi lamentarsi di quello che succede". 

"Governeremo 5 anni" "Non cambia nulla. Noi abbiamo un mandato di cinque anni": lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, nel corso dell’intervista in onda su Sky tg24 condotta da Emilio Carelli rispondendo a chi gli chiede cosa accadrebbe qualora l’esito del voto non fosse positivo per il Pdl. "Comunque se mi consente - ha aggiunto - io non sono abituato a fare riflessioni su ipotesi che non sono possibili". Ogni regione in più "strappata" alla sinistra che ora parte da 11 a 2 sarebbe un "successo" ma comunque la "vera vittoria sarebbe avere la maggioranza dei cittadini amministrati da noi".

"Diminuire le tasse" "La nostra prospettiva è indubitabilmente quella di attuare questa rivoluzione liberale che ha nel suo dna la riduzione della pressione fiscale", ha proseguito il Cavaliere. Gli obiettivi, ha spiegato il premier, sono "per le aziende una riduzione dell’Irap, la più ingiusta delle imposte sul lavoro, perchè viene pagata anche dalle aziende che non guadagnano".

"Sulle riforme il Pd cambi atteggiamento" "Il governo e la maggioranza hanno i numeri per fare le riforme che sono ormai indispensabili". In un’intervista a Studio aperto il premier ha parlato di riduzione del numero dei parlamentari, di elezione diretta del Capo dello Stato o del premier, di abbassamento delle tasse, di riforma della giustizia. "È auspicabile - ha detto il Cavaliere -, che si crei un clima politico per arrivare a riforme che siano condivise, ma sarebbe necessario - ha detto Berlusconi - che la sinistra cambi atteggiamento, abbandoni l’invidia e l’odio sociale". Quello del Cavaliere è un appello, ma anche "un suggerimento sincero ai leader della sinistra. Se hanno un briciolo di amor patrio", dovrebbero - dice Berlusconi - mutare il loro comportamento perchè "fino ad ora sono stati sguaiati".

"Voto è scelta di campo" Il voto di domenica e lunedì sarà una scelta di campo "perchè bisogna scegliere non soltanto per i governi regionali, ma bisogna scegliere tra il governo del fare e una sinistra delle critiche, del pessimismo e del catastrofismo", ha detto il premier al Gr1. Quanto alle critiche sul fatto che il governo non abbia fatto nulla per l’economia, il premier ha replicato: "È ormai un’opposizione che sa solo capovolgere la realtà. Nessun paese, nessun governo in Europa si è occupato come noi dei problemi reali", ha sottolineato Berlusconi che ricorda i "9 miliardi" dati alle imprese, le risorse per gli ammortizzatori sociali, sempre "mantenendo i conti in ordine" e garantendo la "coesione sociale senza mettere le mani nelle tasche degli italiani".

"Caos liste? C'è stata violenza" "Non c’è stato nessun caos liste" elettorali per le regionali, "c’è stata violenza nei confronti nostri delegati, violazione della legge da parte di alcuni magistrati e una ingiustizia nei nostri confronti", ha detto il presidente del Consiglio. "È allucinante che la sinistra abbia dimostrato totalmente la sua antidemocraticità battendosi affinchè noi restassimo fuori dalle liste". Poi il Cavaliere torna sulle intercettazioni, non si può "Continuare con la pratica barbara e incivile delle intercettazioni su tutti" e per questo il centrodestra vuole varare "subito, credo nelle prossime settimane" una legge sulla materia".

"In aula plotoni di esecuzione" "Io vorrei andare in Aule a tutelare la mia difesa, ma i miei avvocati continuano a dissuadermi perchè dicono che mi troverei di fronte ad un plotone di esecuzione", lo ha detto il presidente del Consiglio spiegando che anche questa mattina il tribunale di Milano "ha negato l’audizione dei testimoni della difesa". "Il palazzo di giustizia di Milano - ha continuato il Cavaliere - ha rivolto a me aggressioni sul nulla. Nessuno dei fatti attribuiti è stato da me compiuto. Il partito dei giudici ha inventato un’accusa dietro l’altra".

"Magistratura democratica è una malattia" "In Italia c’è una malattia molto grave della nostra democrazia: una corrente della magistratura in certi casi assume una sovranità che dovrebbe essere del popolo e del Parlamento". "Quando una legge non fa comodo a Magistratura democratica e ai suoi - ha aggiunto - viene sollevato un conflitto davanti alla Corte Costituzionale che è fatta di undici giudici di area del centrosinistra perchè nominati da presidenti della Repubblica mano a mano nel tempo nominati dall’area del centrosinistra e la fa abrogare".

"Legge elettorale va bene" Dialogo sulla legge elettorale? "Io sono disposto a dialogare sempre con chiunque, a farmi concavo e convesso, basta che ci sia dall’altra parte un minimo di oggettività e di buona fede", ha detto il Cavaliere sottolinenado però di non essere d’accordo sulla necessità di cambiare il sistema del voto: "Non sono d’accordo, si può cambiare per certi dettagli", ma "questa legge" ha funzionato.

"Nessun sorpasso della Lega" Il sorpasso della Lega sul Pdl al Nord? "È una ipotesi che non esiste: da tutti i sondaggi questo sorpasso non c’è", ha tagliato corto Berlusconi. Sul pericolo astensione: "No, io non temo l’astensionismo. Ho molta fiducia nel buonsenso degli italiani che tra l’altro vedono tutti i guasti compiuti dalla sinistra".

"Casini? E' schizofrenico" "Non sprecate il vostro voto con l’Udc, che non avrà alcun posto in nessun consiglio regionale. Un voto all’Udc sarebbe un favore alla sinistra. Casini ha avuto un comportamento schizofrenico, i suoi elettori non lo seguono".

"Nessun faccia a faccia con Bersani" "Io non ho paura di nulla e di nessuno, ho tenuto a bada i più grandi leader del mondo per tre volte col G8, figurarsi se qualcuno mi dà imbarazzo. Ma per dialogare in modo positivo c’è bisogno che uno rispetti l’altro e la sinistra non ce l’ha: mi calunniano e mi insultano quotidianamente e con chi si comporta cosi non c’è nessuna possibilità di dialogo" ha detto il premier a chi gli chiedeva quali fossero le condizioni per partecipare a un faccia a faccia con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani." Bersani è un professionista nel capovolgimento della realtà: tra le tante cose comiche dichiarate, ha detto ’ditemi una cosa che ha fatto il governò. Ecco un libro dove c’è cosa ha fatto il governo".

"Deluso da antidemocraticità sinistra" Durante questa campagna elettorale "la più grande delusione è stata il tifo dichiarato e smaccato della sinistra per l’esclusione delle liste elettorali del Pdl" dalle regionali nel Lazio. "Questo tentativo di vincere chiudendo l’altra squadra degli spogliatoi", ha aggiunto il presidente del Consiglio nel corso di un’intervista al Tg4, dimostra che c’e una "sinistra non ancora democratica, una magistratura politicizzata che usa la giustizia a fini politici e che la sinistra non vuole fare la campagna elettorale sui problemi reali" del Paese.

"Rai non fa servizio pubblico" "Non so se è ora di privatizzarla.La Rai è diventata una tv commerciale. Mentre la missione del servizio pubblico è quella di informare, magari anche di divertire, la Rai ha messo in primis la funzione di divertire e poi quella di informare e su quest’ultimo punto c’è molto da discutere se si guardano certe trasmissioni...

Credo che la Rai non possa continuare così se vuole ancora che gli italiani paghino il canone".

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