Berlusconi: "Non c'è alternativa a Monti". E detta la linea al partito

"Nessuna alternativa ai tecnici, ma gli teniamo il fiato sul collo". La Santanchè si tira fuori dal ticket: "La donna in campo non sono io"

Berlusconi: "Non c'è alternativa a Monti". E detta la linea al partito

Silvio Berlusconi torna in campo. Con una donna accanto, che però non sarà - parole sue - Daniela Santanchè. E le idee chiare su cosa fare e cosa no: il suo ritorno non è in opposizione a Mario Monti, ma per pensare al dopo. E tenere nel frattempo il fiato sul collo ai tecnici . Nicole Minetti potrebbe essere vicina alle dimissioni da Consigliere regionale.

Iin un'intervista a Repubblica, la Santanchè prende le parti del Cavaliere e sostiene la sua candidatura al fianco di una donna. "Ma quella donna non sarò io", specifica a scanso di equivoci. Il ticket elettorale non dovrebbe dunque vedere Berlusconi al fianco del deputato pidiellino.

Il quotidiano di Scalfari insinua che Berlusconi, dopo lo scandalo bunga-bunga, tutto può fare tranne che presentarsi con una donna. E la risposta non si fa aspettare. Questa immagine dell'ex premier "è falsa, chi lo conosce lo sa bene". Perché se quando raccontato fosse vero "sarei io la sua peggior nemica, la sua fustigatrice".

Ripartire dalle donne si può. "A forza di infangare Berlusconi con le foto, le feste, il bunga-bunga, le donne le abbiamo un pò perse per strada, ovvio. È per questo che al suo fianco oggi deve avere una donna. Ma stavolta non è che la scelgono i vari La Russa e Cicchitto, sia chiaro. È finito il tempo dell’ubbidienza: stavolta la donna la scelgono le donne". Una cosa, a sentire la Santanché, è certa: "Il tempo delle Minetti è fi-ni-to".

In campo, ma non anti-Monti

Berlusconi torna in campo ma non lo fa per opposizione al governo tecnico. A Monti non c'è alternativa e sarà quindi necessario - spiega - sostenere fino al 2013 i tecnici. Su cosa bisognerà puntare? Anche su questo il Cav ha le idee chiare. I punti "caldi" sono la spending review, la riduzione del debito e della pressione fiscale.

Tutte tematiche su cui il Pdl non rinuncia a far sentire il fiato sul collo al Governo, che pure appoggia.

Se il pensiero non va a una campagna contro Monti, c'è però da pensare a cosa fare dopo, Tramontata l’ipotesi di primarie, resta il nodo della legge elettorale.

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