Roma - Guarda ai sondaggi il premier Silvio Berlusconi e si rallegra per il fatto che, nonostante le aspre polemiche legate alle intercettazioni, il gradimento degli italiani è cresciuto. E, due mesi dopo l'insediamento, il
presidente del Consiglio esprime soddisfazione per i
risultati conseguiti e la compagine ministeriale. "Io devo dire
che sono estremamente soddisfatto della squadra di governo", spiega il Cavaliere assicurando di voler dare spazio maggiore alla comunicazione con gli italiani per spiegare, settimana dopo settimana, il lavoro portato avanti dal governo. "Perché in queste settimane è stato gettato fango sul governo".
La polemica con la magistratura "Ogni settimana comunicheremo le cose che questo governo ha fatto". Berlusconi è visibilmente soddisfatto del lavoro portato avanti dalla squadra di governo tanto da voler mostrare ai giornalisti un piccolo manifesto dove sono segnati tutti gli impegni mantenuti. A preoccupare il presidente del Consiglio, infatti, sono certi atteggiamenti portati avanti dalla magistratura: "Quello che appare su stampa e televisioni è un panorama completamente diverso rispetto all’azione del governo". E continua: "L’attenzione si concentra su fatti che nulla hanno a che vedere con il programma di governo e portano in primo piano l’attacco continuo di certa magistratura a chi deve governare scelto dal Paese, mentre si vuole sovvertire il voto popolare". Eppure, "nonostante il fango che ci viene gettato addosso", Berlusconi ci tiene a sottolineare che "il consenso nei confronti del Consiglio dei ministri e del presidente del Consiglio nell’ultima settimana il consenso, stando ai sondaggi, è cresciuto dello 0,3 per cento". A fronte di tutto questo Berlusconi assicura di "rinunciare a ogni vantaggio": "Non ho bisogno di nuovo norme giudiziarie. Mi sono sempre difeso nei processi e sono il recordman dei processi con 2.500 udienze".
Contro la deriva giustizialista "La sinistra italiana non è capace di guardare al futuro se non con gli occhi del passato. E quando parlo di sinistra mi riferisco anche a quella che si autodefinisce riformista, quella che dovrebbe avere acquisito una sufficiente cultura di governo e che ha invece siglato un patto scellerato con l’ala giacobina e giustizialista della società italiana, cioè con chi propugna il dominio della magistratura sullo Stato, sulle istituzioni, sulla politica e sulla società". E' nel messaggio per l’incontro dei Giovani per la Libertà-Forza Italia in corso a Napoli, che Silvio Berlusconi lancia un nuovo affondo sul fronte della giustizia: "Questa deriva giustizialista - aggiunge il premier nel testo diffuso a Roma - va assolutamente fermata in nome della libertà, ed è inconcepibile che la sinistra, invece di difendere il diritto del popolo sovrano a scegliersi i suoi governanti, si schieri con chi cerca con ogni mezzo di deviare il corso della democrazia sovvertendo il voto degli elettori". Ai giovani Pdl Berlusconi si rivolge come al "futuro del Popolo della libertà": "La vostra è una missione importante, perchè toccherà a voi dirigere domani il Paese e consolidare quello che i governi liberali hanno costruito in questi anni". Secondo Berlusconi qui sta "la grande differenza, politica e culturale", con la sinistra: "Per risolvere i problemi la sinistra conosce un solo strumento: lo Stato. È il suo grande idolo. E, unito all’altro suo totem, crea una casta di potenti, una ragnatela di corporazioni, un sistema clientelare che produce sempre più spesa e sempre meno servizi".
Avanti con la blocca processi "La norma rimane e riteniamo di approvare il testo così com’è venuto dal Senato". Così il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, in Transatlantico alla Camera, replica ai cronisti che gli chiedono se esista l’ipotesi di stralciare le norme cosiddette "blocca processi" contenute nel decreto sicurezza in discussione alla Camera.
Il piano finanziario Il piano triennale di finanza pubblica è "stata una rivoluzione nel sistema delle finanziarie". Il premier rivendica infatti la programmazione di lunga durata che evita che l’assalto alla diligenza e inoltre spiega come i provvedimenti "siano stati concertati con i singoli ministri prima del varo definitivo". Berlusconi difende, quindi, la "Robin tax", che è stata molto criticata nei giorni scorsi: "E' una tassa che serve per redistribuire ai pensionati e alla persone che hanno più bisogno".
Emergenza rifiuti a Napoli Entro il 20 luglio, non ci saranno più rifiuti nelle strade di Napoli e provincia. "A seguito delle aperture di discariche molto difficoltose, dell’attività di stoccaggio provvisorio, dell’invio dei treni fuori regioni, dei conferimento in impianti di imballaggio, dei successi sulla raccolta differenziata" - che "è un dovere di tutte le famiglie" - "nei prossimi 15 giorni rimuoveremo interamente i rifiuti dalle strade di Napoli e provincia". Dunque, il 27 luglio "non vi saranno più giacenze in strada con l’assoluto impegno a non farle trovare più".
Tornano i gazebo in piazza "Abbiamo lavorato troppo sulla realtà, sul pezzo e, però, abbiamo mancato di comunicare". E' questo l’unico rimprovero che il premier si sente di dover fare alla squadra di governo. Il Cavaliere spiega come i ministri ogni settimana consegnino un rapporto alla presidenza del Consiglio nel quale viene rendicontata l’attività svolta: "Fa bene al cuore leggere l’attività svolta". Proprio per questo torneranno i gazebo: questa volta per "supportare" l’azione del governo.
I gazebo saranno attivi "da questo fine settimana e per tutti i fine settimana, in modo da comunicare ai cittadini le cose fatte dal governo. I cittadini potranno comunicare il gradimento sui provvedimenti dell’esecutivo". Berlusconi ha mostrato un volantino che spiega l’iniziativo: lo slogan è "Abiamo già mantenuto molti impegni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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