Berlusconi al Palasharp L’ultima sfida del Pdl nel tempio della sinistra

Quasi tre mesi esatti dopo la manifestazione organizzata da Libertà e giustizia per chiedergli di ritirarsi. Era il 5 febbraio quando sul palco del palazzetto Umberto Eco e Roberto Saviano fomentavano il popolo anti-Silvio a scandire in coro «dimissioni». E il premier Berlusconi ha scelto proprio il Palasharp per chiudere il prossimo 7 maggio la campagna elettorale del Pdl a Milano. Una manifestazione che avrà valore nazionale, oltre al sindaco Moratti che punta al bis a Palazzo Marino dovrebbero esserci i candidati delle altre città del nord dove il 15 e 16 maggio si torna al voto. Ieri il coordinatore regionale del partito Mario Mantovani insieme all’onorevole Laura Ravetto che è responsabile nazionale propaganda del Pdl ha fatto un sopralluogo a Lampugnano per verificare organizzazione e sistemi di sicurezza in vista del mega-evento. Due volte «tana del lupo», perchè se la mobilitazione contro il governo organizzata dagli scrittori prestati alla politica è recente (e per un’edizione straordinaria), Palasharp e la montagnetta di San Siro sono tradizionalmente la tana del Pd, che ogni settembre organizza la festa democratica tra salamelle e dibattiti politici.
Dopo il lancio della campagna per la Moratti domenica scorsa al Nuovo, il 7 ci sarà il comizio finale di candidata e capolista del Pdl, il sabato prima del voto.

Ieri il sindaco ha negato freddezza con il premier per la vicenda dei manifesti anti-Br in procura e il caso della candidatura di Roberto Lassini nelle liste del partito a Milano. «Tutto il Pdl si è mosso all’unisono». E ora vuole archiviare le polemiche, «mi preoccupo come sempre dei problemi dei cittadini più che di quelli politici».

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