Milano - Silvio Berlusconi riparte da San Babila. Lì era iniziato il sogno del partito unico. All'indomani del patto con il leader di An Gianfranco Fini, il Cavaliere si presenta al meeting dei Circoli della libertà come motore trascinante di un partito nuovo. Un partito che porterà "una grande novità" alle prossime elezioni. Immediata l'apertura del leader Udc, Pierferdinando Casini, che si dice disponibile al dialogo.
Aria di cambiamento "Tutti vi siete stancati di questo baraccone messo in campo dalla compagnia di giro dai politici che parlano, parlano, parlano". Berlusconi ha puntato il dito contro l'ex governo Prodi, ma soprattutto contro il Pd: "Cercano di far dimenticare alla gente che al suo interno ci sono Visco e Prodi e che chi lo guida è un vecchio politico che fa politica da 33 anni". "La grande novità delle prossime elezioni - ha rilanciato Berlusconi - è quella dello schieramento dei moderati, che abbiamo voluto chiamare il popolo delle libertà".
Un bipolarismo necessario "Il grande schieramento del popolo della libertà è un obiettivo che inseguivo da sempre". Un sogno che evita ilo frazionamento e l'immobilismo ("Il programma della Cdl è stato più volte bloccato dai dissensi interni"). Proprio per questo, al Teatro nuovo di Milano, è tornato a ribadire che "i voti dati fuori dal bipolarismo sono voti inutili, sprecati, anzi pericolosi". Il Cavaliere si è rivolto agli elettori affinché non "sprechino" il loro voto alle prossime elezioni e ha spiegato se votare "al di fuori di questi due pilastri" a favore di piccoli partiti è addirittura pericoloso perché in questo modo gli "daranno forza di ostacolare i progetti". Berlusconi ha infatti sottolineato che "il frazionamento della politica è un male".
L'apertura di Casini Il messaggio del Cavaliere è implicitamente rivolto a Casini che non ha ancora sciolto le sue riserve sul Pdl. Anche se da Roma il numero uno dell'Udc si dice pronto a incontrare Berlusconi: "Sono disponibile al dialogo
purché avvenga nella chiarezza e nella serietà. L’importante
è che gli italiani sappiano che io lavoro per unire e non per
dividere i moderati". "Noi non polemizziamo con Berlusconi, ma siamo
impegnati a polemizzare con Veltroni e con un Pd che presenta un
bilancio fallimentare di questa legislatura", ha detto Casini augurandosi che "i
moderati si presentino uniti e, se non sarà possibile, la scelta
sarà comunque quella di rappresentare gli elettori moderati nelle
urne". "C’è bisogno di serietà, alla gente - ha avvertito Casini - non
interessano le polemiche, ma un progetto per il futuro del paese".
I danni del Governo Prodi Dopo 22 mesi di governo Prodi, Berlusconi ha quindi cercato di tirare le somme accusando il centrosinistra di aver "limitato gli spazi di libertà". "Ci ha buttato addosso oppressione fiscale e giudiziaria come mai si era visto nella storia della Repubblica - ha spiegato - e ci ha lasciato il tremendo spettacolo dei rifiuti in Campania, anche nei paesi del terzo mondo hanno risolto il problema dei rifiuti solidi. Ancora adesso non si è fatto nulla e il ministro dell’Ambiente è stato in testa ai cortei per non costruire i termovalorizzatori". L’esecutivo dell’Unione, secondo Berlusconi, ha causato "danni incalcolabili alla nostra dignità". E ancora: "Hanno aperto le frontiere, è calata la sicurezza dei cittadini e aumentata verticalmente la criminalità. Chiusi i cantieri e aumentate le tasse, per ogni cittadino". La sinistra al governo ha espresso "sempre posizioni ideologiche". È "assurdo", ha proseguito il leader azzurro, che "una maggioranza al governo, come prima legge importante, la legge finanziaria subito varata dopo l’ascesa al potere, metta su 67 nuovi modi per mettere le mani in tasca agli italiani".
Gli auguri al Partito democratico Inaspettatamente Berlusconi ha poi fatto gli auguri al Pd nella speranza che anche in Italia nasca una sinistra "democratica ed europea". "Finalmente una sinistra cosiddetta moderata e riformista comincia a capire - ha detto il Cavaliere - speriamo che la loro decisione di presentarsi da soli alle elezioni sia una decisione storica destinata a durare nel tempo, non solo una strategia elettorale, magari con il ripensamento di riunirsi con la sinistra subito dopo le elezioni". Secondo Berlusconi comunque la decisione del Pd di presentarsi da soli alle elezioni era "necessaria" e "indispensabile": "Non potevano fare altrimenti, dopo il fallimento del governo non potevano presentarsi insieme alla sinistra".
Simbolo del Carroccio solo al Nord La Lega presenterà il suo simbolo solo nelle regioni del Nord, accettando di andare nelle altre solo con il simbolo del Pdl. Berlusconi guarda al Carroccio come a un partito "responsabile": "Ieri sera abbiamo verificato la lealtà della Lega nei nostri confronti".
"La Lega presenterà il suo simbolo solo al Nord e lascerà a noi il centro e il sud in una dimostrazione di lealtà", ha spiegato Berlusconi sottolineando che il Carroccio "si è sempre comportato in maniera leale" dopo le elezioni del ’96.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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