Cè grande attesa per larrivo del premier Silvio Berlusconi oggi pomeriggio in piazza Duomo (alle 17, lato Rinascente). Cè già chi evoca un «predellino 2», ricordando il discorso di due anni fa in piazza san Babila quando fu annunciato lo scioglimento di Forza Italia e lintenzione di fondersi con An in un nuovo partito. Il nascente Popolo della libertà che stravinse le elezioni e riconsegnò a Berlusconi le chiavi di Palazzo Chigi. Unidea geniale, allora non condivisa da molti, ma che si rivelò azzeccatissima. Ecco perché anche oggi ci si aspetta un colpo di scena. Un calcio ai veleni, alle lingue biforcute dei pentiti di mafia, allassedio delle procure, ai racconti delle escort e ai voltafaccia dei compagni di viaggio. Come il presidente della Camera Gianfranco Fini a cui oggi Berlusconi potrebbe imporre un chiarimento. La scelta, una volta per tutte, di una rotta da seguire. Che sia quella e che non cambi più.
Allorizzonte ci sono anche le elezioni regionali di marzo. Un test che il centrodestra non teme. E, infatti, il coordinatore Ignazio La Russa ha anticipato due botti in anticipo su Capodanno. Lufficializzazione della candidatura di Roberto Formigoni e la consegna della tessera del Pdl a Letizia Moratti. Un testimonial di eccezione per la campagna di adesioni al partito che oggi Berlusconi rilancerà.
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