Milano - "L'Italia e gli italiani non hanno bisogno di questo gioco irresponsabile teso a scaricare ingiustamente le proprie le responsabilità su altri. L'Italia e gli italiani, anche coloro che hanno sperato in questo governo, chiedono invece un sovrappiù di serietà, di verità e di collaborazione per il bene comune. Io non mi sottrarrò, come non ho mai fatto in passato, al dovere di confrontarmi e di collaborare con tutti coloro che hanno davvero a cuore l`interesse generale invece che quello di parte". Lo afferma l'ex premier Silvio Berlusconi, commentando la conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio Romano Prodi. "Addebitare ai governi precedenti le colpe e le responsabilità delle proprie azioni - attacca Berlusconi all'indirizzo di Prodi - è un atteggiamento politicamente e moralmente scorretto. Ciò è tanto più grave e inammissibile in quanto sono sotto gli occhi di tutti gli effetti positivi dell`azione del governo che ho avuto l`onore di presiedere per un`intera legislatura, e di cui l`attuale governo beneficia grandemente".
"Posso in tutta onestà e in buona coscienza considerarmi - sottolinea il presidente Fi - soddisfatto e orgoglioso del lavoro fatto, sia per quanto riguarda la riforma previdenziale, con la tenuta dei conti pubblici e l`equità raggiunta fra le diverse generazioni, sia riguardo alla riforma del mercato del lavoro, con un aumento record dell`occupazione nonostante la stagnazione dell`economia, sia per quanto riguarda infine la riforma fiscale, con le maggiori entrate (pari all`intera legge finanziaria) derivanti dal sentimento condiviso da parte dei cittadini di pagare imposte giuste. Il lavoro del mio governo, nell`interesse dell`Italia - dice ancora Berlusconi- avrebbe avuto bisogno di essere proseguito e sviluppato, e non, come accade ora per volontà dell`attuale governo, di essere bruscamente interrotto e affossato".
"In nessun Paese europeo - aggiunge il Cavaliere - il nuovo governo, tanto più se vince le elezioni per uno scarto minimo, si propone di cancellare tutto ciò che di buono ha fatto il governo precedente. Si tratta di una vera e propria assurdità che non assicura la governabilità e il futuro di un Paese, che viceversa ha bisogno di continuità nell`azione di governo e di una politica di riforme il più possibile condivisa.
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