Milano - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha votato ieri alle 11.45 al seggio elettorale numero 502 nella scuola media Dante Alighieri, via Scrosati, a Milano. "Se molliamo ci troviamo Di Pietro", ha detto il premier lasciando il seggio di Milano, rivolgendosi a un gruppo di persone che lo invitava a "non mollare". "Il clima è preoccupante ed è quello che è stato creato da una campagna elettorale che tutti sanno come si è sviluppata e quali argomenti siano stati messi in campo", dice commentando gli episodi che hanno caratterizzato le ultime due giornate di campagna elettorale ed in particolare il pacco bomba destinato alla Lega. A chi gli domandava se anche durante questa campagna elettorale l’odio prevalga sull’amore "spero di no - ha sottolineato Berlusconi - perché sono sempre più convinto che la positività sia il miglior atteggiamento dello spirito e che tutto debba andare in quella direzione".
Battute al seggio "Ricevo applausi dappertutto e andando in giro si ha la sindrome del candidato". Berlusconi, conversando brevemente con i giornalisti, spiega di essere afflitto da quella che lui definisce appunto una vera e propria sindrome del candidato: "Siccome sei sempre circondato dalla tua gente, da quelli che ti stimano, che ti apprezzano, che ti amano, ti sembra che per te voti il cento per cento delle persone. Questa - ha concluso - è appunto la sindrome del candidato". "Sono tutte cose pre voto". Così il presidente del Consiglio con questa battuta liquida, dopo aver votato nel seggio in cui accompagnava sempre sua madre, le voci che vedrebbero la Lega interessata alla guida della città di Milano dal prossimo anno.
Di Pietro replica "Posto che il regime mi nomina perché evidentemente mi teme, mi appello anche io agli elettori e ai cittadini affinchè siano loro a difendere la libera opposizione e la Costituzione facendo una scelta netta tra Di Pietro e Berlusconi. Lo sfido su questo terreno". Lo afferma Antonio Di Pietro, leader Idv, rispondendo alle parole del presidente del Consiglio.
Bossi: io e Berlusconi alleati fedeli "Noi possiamo arrivare ovunque e se la gente ci vuole di manda ovunque". All’uscita del seggio di via Fabriano, nella scuola elementare vicino alla sede della Lega a Milano, il ministro delle Riforme Umberto Bossi commenta così, conversando con i giornalisti, le ultime voci secondo le quali potrebbe candidarsi alla guida del capoluogo lombardo alle prossime elezioni amministrative in programma nel 2011 o comunque un candidato della Lega. A Berlusconi che questa mattina aveva etichettato tali affermazioni come una semplice ’cosa pre votò, Bossi risponde: "Io e lui troviamo sempre l’accordo e sono convinto che lo troveremo su qualunque cosa". Quanto al sindaco Letizia Moratti "sono suo amico - sottolinea Bossi - e si è trovata davanti ad una situazione difficile".
"La gente saprà scegliere, saprà come legnare i matti" Bossi commenta così il ritrovamento di un pacco bomba indirizzato proprio al Carroccio e rinvenuto ieri. Secondo Bossi "si tratta di gente disperata mentre gli italiani li convinci non con i pacchi bomba ma facendo le riforme. I pacchi bomba ti condannano". Quanto al clima pre elettorale che si è creato in questi ultimi giorni di campagna elettorale "la sinistra sta un pò dando i numeri", ha osservato Bossi che si è augurato che quella di domani possa essere "una bella giornata".
"Mai pensato al sorpasso del Pdl" Una giornata che potrebbe concludersi con il sorpasso della Lega in Lombardia? "Io non ci ho mai pensato siete voi giornalisti che lo aveva inventato. In ogni caso so che pigliamo tanti voti, questo sì. Poi sorpasso sì o sorpasso no è tutto secondario. Il problema è che Berlusconi vada avanti a darci i voti per fare il federalismo perchè preferisco sapere che si finisce questo benedetto federalismo". Nessun problema tra il Senatur e il presidente del Consiglio: "Io e Berlusconi ci sediamo sempre al tavolo se troviamo sempre un accordo. Non è mai avvenuto che ci mettessimo a litigare e questo è positivo. Io sono alleato fedele di Berlusconi ma anche lui è un alleato fedele della Lega e questo da fastidio a qualcuno - ha concluso - guardate Casini che schiuma di rabbia".
"Spero che Renzo ce la faccia" "Spero che mio figlio Renzo ce la faccia ad essere eletto perché ho trovato uno che mi aiuta".
Auspica il leader della Lega, parlando del figlio candidato nella circoscrizione di Brescia per la Regione Lombardia. "Renzo ha resistito a tutti gli attacchi che gli sono venuti in questi ultimi tempi anche da parte della stampa e alla fine se resisti ce la fai".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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