Berlusconi sente Sheva: «Gli piacerebbe tornare»

Il presidente è rimasto mezz’ora nello spogliatoio rossonero: «Guai a chi tocca Ancelotti»

da Milano
Trenta minuti di colloquio negli spogliatoi con i giocatori, un faccia a faccia, «senza guardare in faccia a nessuno»: così il presidente Silvio Berlusconi ha chiuso il dopopartita di Milan-Roma. Nessun cicchetto particolare, ma un’analisi attenta su quanto fatto e, soprattutto, su quanto i rossoneri non sono riusciti a fare. È andato poi a complimentarsi con i vincitori, ma prima di tornare ad Arcore ha affermato: «Siamo stati sfortunati anche questa volta». E, a proposito di Ancelotti: «Il nostro Carletto guai a chi lo tocca». Ma prima della gara, il presidente rossonero aveva dato qualche speranza ai tifosi: «Shevchenko mi ha chiamato venerdì sera e mi ha detto che gli piacerebbe molto ritornare a Milano». L’espressione di Carlo Ancelotti è invece delle più cupe. «Con i giocatori ho parlato della partita», la sua secca risposta. «Abbiamo fatto uno sforzo notevole per rimontare, la Roma ci ha impegnato molto e abbiamo pagato lo sforzo per raggiungere il pari. Comunque ho visto un ottimo Milan, abbiamo espresso un buon calcio, ma ci sono state parecchie disattenzioni. Ecco, qui dobbiamo migliorare e riuscire a stare concentrati per tutta la partita. In particolare sul loro gol decisivo abbiamo dormito, poteva partire il nostro contropiede e invece abbiamo sbagliato in un punto del campo dove non si può assolutamente sbagliare». La critica all’errore di Seedorf, peraltro richiamato spesso dalla panchina, è evidente, ma il tecnico rossonero non calca la mano: «Per un’ora siamo stati compatti, le distanze tra i reparti sono state rispettate, abbiamo fatto bene, poi siamo calati e abbiamo pagato. Anche perché il gol di Brocchi ci ha rilassato, abbiamo diminuito la spinta e la grinta. La Roma è stata brava nel palleggio e nel contropiede e ci ha punito».
Il calo fisico è stato comunque evidente e Ancelotti non si nasconde: «I preliminari di Champions hanno influito, eccome, e adesso stiamo pagando. Comunque questo non è un alibi: le motivazioni aumenteranno, la brutta classifica ci darà nuovi stimoli. Dobbiamo lavorare per limare gli errori che ci penalizzano. Totti? Complimenti a lui, ha fatto due capolavori». Inevitabile un commento sull’arbitro Messina: «Ha arbitrato bene, Inzaghi era in fuorigioco millimetrico. Quanto a Gilardino ho visto falli su e di Gilardino...». Deluso anche Kakà: «Non ci voleva quel gol nel finale, ce l’abbiamo messa tutta, due traverse, siamo stati anche sfortunati. Sull’1 a 1 avevamo la partita in mano e volevamo vincerla, ma siamo calati. Ora però non dobbiamo mollare». Giù di tono anche Alessandro Nesta: «In questo momento possiamo dare solo questo. La preparazione iniziata presto ci condiziona, ma dobbiamo dare qualcosa di più e soprattutto ritrovare la condizione fisica».

E Gilardino: «Non è un momento fortunato. Episodi si, ma anche nostra imprecisione. Mi hanno stupito i tanti falli fischiati contro noi attaccanti. Ora dobbiamo uscirne con la mentalità giusta, con voglia, grinta e determinazione».

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