Berlusconi: "Veltroni mi deve temere"

Il Cavaliere ripropone un impegno scritto con gli elettori: "Sarà in cinque punti". Poi lancia un appello agli imprenditori per mantenere Alitalia in mani italiane. Tremonti agli Esteri? "No, andrà all'Economia". Confronto tv con Veltroni: "Sono disponibile"

Berlusconi: "Veltroni mi deve temere"

Roma - Berlusconi riproporrà un impegno scritto agli italiani. Il nuovo "contratto" sarà in cinque punti. Lo ha fatto sapere il leader del Pdl intevistato da Sky Tg24. "Faremo un contratto in cinque punti - ha spiegato - con una serie di cose che faremo. Per le altre dovremo verificare le condizioni economiche". A chi gli chiedeva di poter anticipare alcuni punti, il leader del Pdl ha risposto: "L’ultimazione dei cantieri delle grandi opere".

L'Italia non può privarsi di Alitalia "Su Alitalia io sono critico, molto critico". Il leader del Pdl fa sapere che l’Italia non deve "privarsi di una compagnia di bandiera". E lancia un appello agli imprenditori: "Vorrei che si consorziassero".

La difesa di Malpensa "Penso che non sia assolutamente possibile che un hub come Malpensa venga privato del 72% dei voli - spiega il Cavaliere - l’Italia non dovrebbe privarsi della propria compagnia di bandiera". Nello stesso tempo "occorre insistere su Malpensa come hub e quindi come aeroporto internazionale" ha aggiunto, specificando che a fronte di "200-300 milioni di perdite di Alitalia l’abbandono di Malpensa comporterebbe perdite per oltre 1 miliardo di euro". Per il Cavaliere, infine, di fronte a questa situazione "un paese deve anche saper sopportare le perdite di una sua azienda" che poi rappresenta un veicolo di primaria importanza per quanto riguarda l’economia legata al turismo.

Dieci punti di distacco col Pd Sul distacco tra Pdl e Pd, il Cavaliere torna a polemizzare con Veltroni che, in mattinata, aveva minimizzato lo scarto a 4 punti percentuali. "Ci sono dieci punti di differenza" tra il Pd e il Pdl: "il Pd è al 35, il Pdl il 45". "Il vantaggio potrebbe ridursi perché è vigente una ridicola legge sulla par condicio che dà lo stesso spazio a tutti i partiti - continua Berlusconi - si rischia una spinta verso il frazionamento della politica". "I partiti minori del centrodestra non riusciranno ad arrivare al 4 e all’8%", spiega il leader azzurro parlando delle soglie di sbarramento alla Camera e al Senato. "Se un elettore del centrodestra decidesse di votare per i partiti piccoli toglierebbe voti alla grande forza del Partito del popolo della Libertà", conclude l'ex premier.

Dopo il voto nessuna preclusione ai voti Udc "Chiunque converga sul nostro programma e dia una mano per l’approvazione dei provvedimenti della nostra maggioranza sarà benvenuto non abbiamo preclusioni". Il Cavaliere ha ribadito di non aver attaccato personalmente il leader centrista ma di essere convinto che "dare il voto ad un piccolo partito del centrodestra significa togliere un voto al Pdl e darlo a Veltroni".

Disponibile al confronto Sul delicato tema del faccia a faccia con il suo principale sfidante il Cavaliere ostenta grande sicurezza: "Se fossi in Veltroni avrei terrore a confrontarmi con me. Io comunque sono disponibilissimo".

Il Cavaliere aspetta D'Amato Dopo aver assicurato a Giulio Tremonti il Tesoro in caso di vittoria delle elezioni, il Cavaliere boccia la candidatura di Calearo tra le fila del Partito democratico. La definisce "una trovata elettorale": "Veltroni deve cominciare a preoccuparsi, il suo bacino elettorale è sempre stato quello degli operai e dei sindacati. Ora mette insieme a questi un padrone, il presidente di Federmeccanica e qualcuno se ne avrà a male per questa apertura". Ma è sull'imprenditore Antonio D’Amato che l'ex premier ha puntato gli occhi: "Se sarà dei nostri saremmo felici, con lui abbiamo lavorato molto bene". Poi Berlusconi critica la decisione del Pd di candidare Follini capolista al Senato: "Alla faccia della novità...".

D'Alema tifa Obama? Non è da uomo di Stato "Ha fatto malissimo il nostro ministro degli Esteri Massimo D’alema ad allargarsi e ad indicare delle preferenze" sulla corsa per la Casa Bianca, "non è da uomo di Stato".

Tremonti sarà ministro dell'Economia Berlusconi replica a

Carelli che gli ricorda le indiscrezioni sull’ipotesi di Giulio Tremonti come possibile ministro degli Esteri: "È un’ipotesi che non ho mai ascoltato né considerato. Tremonti sarà ministro dell’Economia e delle Finanze".

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