Bernheim giovedì in Procura sul ruolo dei Ds nella scalata Bnl

Il finanziere indicato come testimone dal premier durante la sua deposizione

da Milano

Unipol-Bnl, settimana di interrogatori in Procura a Roma. Giovedì sarà ascoltato come teste il presidente del gruppo Generali, Antoine Bernheim. A metà settimana sarà sentito, sempre come persona informata dei fatti, anche il finanziere Tarak Ben Ammar. I Pm romani che indagano sulla scalata a Bnl vogliono vederci chiaro dopo le parole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha chiamato in causa Bernheim e Ammar, avanzando il sospetto di pressioni che alcuni esponenti del centrosinistra, durante un incontro, avrebbero fatto per convincere Generali e altri azionisti Bnl a cedere i propri pacchetti di titolo a Unipol, la compagnia bolognese controllata dalle Coop rosse.
Incontri confermati anche dal presidente di Confindustria del Lazio, Giancarlo Elia Valori, che ha raccontato di un appuntamento cui ha partecipato con il presidente dei Ds Massimo D’Alema e il presidente di Generali Bernheim. Valori ha però chiarito che in quella occasione «non si è assolutamente fatto cenno all’Opa di Unipol sulla Bnl», né tantomeno «è stata formulata la richiesta di un trasferimento alla società bolognese del pacchetto di azioni Bnl in mano a Generali».
L’intervento di Valori ha provocato la reazione del parlamentare europeo della Lega Nord, Mario Borghezio: «Giancarlo Elia Valori esclude che quel colloquio abbia avuto per oggetto la scalata Unipol a Bnl. Sarebbe interessante conoscere da D’Alema l’oggetto dell’incontro a porte chiuse. Di cosa ha parlato in casa di Valori, forse di vela?...».
Inchiesta Antonveneta. Anche nella Procura di Milano la settimana sarà fitta di interrogatori nelle inchieste su Antonveneta e sulla Banca popolare italiana. Sarà ascoltato nuovamente Silvano Spinelli, commercialista e uomo di fiducia dell’ex numero uno di Bpi Gianpiero Fiorani, in carcere a San Vittore.
Ennesimo interrogatorio anche per l’ex agente di Borsa Bruno Bertagnoli, che verrà sentito in merito ai suoi rapporti con l’ex numero uno di Unipol, Giovanni Consorte. I legali di quest’ultimo, secondo alcune indiscrezioni, hanno deciso di consegnare ai Pm la seconda parte della memoria difensiva del manager bolognese. Consorte sarebbe anche disponibile a rivelare ai Pm alcuni conti correnti cifrati nei quali ci sarebbero ingenti fondi.
Sul fronte dell’indagine amministrativa avviata dal ministro della Giustizia Roberto Castelli, gli ispettori guidati da Arcibaldo Miller oggi saranno a Roma per valutare il materiale raccolto nelle indagini.

L’ispezione ministeriale è nata dopo la pubblicazione su il Giornale, della telefonata tra il segretario dei Ds, Piero Fassino, e Consorte. Se il materiale raccolto dagli ispettori nella due giorni milanese non fosse ritenuto sufficiente, gli 007 di via Arenula potrebbero tornare nel capoluogo lombardo per un supplemento d’istruttoria.

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