Elezioni Amministrative 2010

Bersani: "Basta favole è il governo delle tasse" Il premier: "Sinistra allo sbando, senza leader"

Bersani: "Quest'anno lavoriamo per lo Stato fino al 23 giugno. Non c’è mai stata una pressione fiscale del genere, naturalmente per chi le tasse le paga". Il premier: "Sinistra al seguito di Di Pietro"

Bersani: "Basta favole è il governo delle tasse" 
Il premier: "Sinistra allo sbando, senza leader"

Roma - Sette su tredici: è un risultato soddisfacente che rimetterebbe il Pd e il centrosinistra in marcia. È questo, secondo il segretario del Pd Pierluigi Bersani, l’obiettivo al quale deve puntare il centro sinistra alla regionali. "Da parte mia -ha affermato in un’intervista al Tg5- non ci sarà il balletto su chi ha vinto o chi ha perso le elezioni. Io mi sono dato l’obiettivo di vincere nella maggioranza delle regioni che vanno al voto, perchè questo per noi rappresenterebbe una netta inversione di tendenza in modo che il partito si possa mettere sulla strada di un cambiamento per il futuro, per dare agli italiani la possibilità di un’alternativa rispetto al presente". "Noi ci presentiamo con candidature molto forti e mi dispiace moltissimo che Berlusconi abbia insultato Mercedes Bresso e Emma Bonino che -ha concluso il segretario del Pd- sono due persone di primissimo livello e valore".

"Basta slogan e proclami" Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani considera "un pessimo servizio al paese una campagna elettorale fatta solo di slogan e proclami come quella che si è svolta per le elezioni regionali" perchè "siamo l’unico paese al mondo senza confronto tra i contendenti davanti a cittadini". Bersani poi è tornato sulla sua richiesta a Berlusconi di fare un confronto televisivo, invece "ci sono stati solo comizi ognuno per conto suo, è stata una campagna fatta di proclami, io - ricorda - avevo proposto un confronto sui temi concreti, quelli che sfuggono ai riflettori, se facciamo solo slogan e comizi in cui si parla sempre di giustizia e Rai tv facciamo un pessimo servizio al paese".

"Basta favole, le tasse sono aumentate" "I dati dicono che quest’anno lavoriamo per lo Stato fino al 23 giugno, è il record. Non c’è mai stata una pressione fiscale del genere, naturalmente per chi le tasse le paga", ha detto Bersani. "Oltre alle tasse - ha aggiunto Bersani - è aumentata anche l’evasione fiscale e sono aumentati i condoni. È ora di smetterla con le favole, sulle tasse hanno mancato totalmente l’obiettivo. Bisogna che qualcuno glielo dica in questo appuntamento elettorale".

"Preoccupati da Berlusconi" Sulle riforme il Pd ha una sua "piattaforma che prevede la riduzione del numero dei parlamentari, il superamento del bicameralismo perfetto e soprattutto una nuova legge elettorale che permetta ai cittadini di scegliere. Ma siamo preoccupati dalla piega presa dal presidente del Consiglio che pensa che il consenso venga prima delle regole, non è così: le regole vengono prima del consenso", ha proseguito Bersani.

Il Cavaliere: "Non disperdere il voto" Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è tornato a invitare gli elettori a non disertare le urne domenica e lunedì. "Di fronte al pericolo che la sinistra possa vincere nelle Regioni, è importante non disperdere alcun voto. Non bisogna, perciò, nè dare il proprio consenso a liste che non avranno alcun peso in consiglio regionale, nè farsi tentare dall’indifferenza, scegliendo l’astensione", ha dichiarato in un appello rilanciato da Affaritaliani.it. E "un pensiero particolare, inoltre, va ai nostri elettori di Roma e Provincia", ha detto, "lì, è successo ciò che temevamo: la lista del Popolo della Libertà è stata ingiustamente esclusa dal voto per favorire la sinistra. Per questo, è necessario votare compatti e mettere una maxi croce, sul nome di Renata Polverini, che è la nostra candidata al governo della Regione per portare il nostro buongoverno anche nel Lazio".

"La sinistra non ha leader veri" La "sinistra non ha leader veri" ed è "culturalmente nella mani dell’estremismo laicista della Bonino e dei radicali e politicamente al seguito di questo Di Pietro", un "arruffa-popolo". È quanto ha detto il premier Silvio Berlusconi intervistato dall’emittente televisiva Telenorba. Se Vendola vincesse le elezioni sarebbe in grado di creare una sinistra alternativa, un’altra sinistra in Italia. Insomma, lei interpreta la Puglia - è stato chiesto a Berlusconi - come un laboratorio di una nuova sinistra"? Penso proprio di no. Guardi perchè intanto - ha detto Berlusconi - non si può creare da una sinistra estrema una nuova sinistra. All’interno di quella che globalmente si chiama sinistra ci sono grandi contrasti e grande confusione". "Io vorrei ricordare che Vendola - ha proseguito il premier - era considerato negativamente dal partito democratico e da D’Alema che alle primarie ha presentato un suo candidato in contrasto con Vendola. Poi, dopo la vittoria che Vendola ha ottenuto per la sua simpatia e per le sue clientele locali, D’Alema ha dovuto fare buon viso a cattiva sorte ed è ritornato a sostenere il candidato della sua coalizione". "Però vede è una coalizione - ha sostenuto Berlusconi - che non ha leader veri, non ha idee, non ha progetti, non ha programmi, ed è tutta oggi, almeno nazionalmente, al seguito di un demagogo. Un arruffa-popolo". "Io non voglio neppure descrivere per un fatto personale - ha continuato - chi è e che cosa penso di Di Pietro, ma sembra proprio che la sinistra sia culturalmente nelle mani dell’estremismo laicista della Bonino e dei radicali, e politicamente al seguito di questo Di Pietro". "E credo - ha concluso - che non sia un belvedere che anche gli uomini della sinistra, quelli che da sempre credono onestamente nei valori della sinistra, siano assolutamente scontenti di questa situazione".

Cicchitto:"Vuoto programmatico del Pd"
"Le battute polemiche dell’onorevole Bersani contro Berlusconi, sparate a raffica in questo finale di campagna elettorale, non bastano a coprire due cose: il vuoto programmatico del Pd e il fatto che la sua debolezza politico-culturale fa sì che esso sia soverchiato da un lato dal giustizialismo peronista di Di Pietro e dall’altro dal radicalismo di Bonino-Pannella". È quanto afferma in una nota il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto che attacca anche la candidata del centrosinstra alla guida del Lazio, Emma Bonino: "rileviamo - scrive Cicchitto - che essa ha firmato due programmi: uno a Roma insieme al Pd e l’altro nazionale con Marco Pannella. La contraddizione, già di per sè rilevante, diventerebbe clamorosa qualora l’esponente radicale dovesse governare un’istituzione. Per evitare questo problema - conclude - ci auguriamo che gli elettori votino per Renata Polverini".

Capezzone: "Linea sinistra è tassa e spendi" "Bersani parla tanto di alternativa, ma non propone mai nulla, se non ricette clamorosamente sbagliate. Aveva avuto l’occasione di mostrare una linea riformista la scorsa settimana, alla Camera, nel corso del dibattito sull’economia. Ma non ha saputo fare altro che proporre la vecchia e fallimentare linea ’tassa e spendì. Parlava Bersani, ma sembrava di risentire Prodi e Visco".

Lo afferma Daniele Capezzone, portavoce del Pdl.

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