Non parlategli di Renzi. Non citategli Penati e la questione morale, altrimenti va in escandescenza e minaccia querele. Non invitatelo al confronto con Vendola o con Di Pietro, perché declinerebbe l'invito, come ha già fatto. Pare proprio che Bersani sia in trincea, abbia timore a parlare di certi argomenti o a farsi vedere in compagnia di certe persone. Che poi non sono altre che i leader degli altri partiti di opposizione. Il segretario democratico si è defilato pure dal comitato referendario per la legge elettorale, garantendo soltanto un appoggio "esterno", almeno per il momento.
Ieri Bersani avrebbe dovuto partecipare a un confronto con il leader di Sel nella Capitale. Si sarebbe parlato di Berlinguer e probabilmente della questione morale. E forse proprio la paura di dover affrontare quest'ultimo tema ha convinto il segretario democrat a dare forfait. E così nonostante Roma fosse tappezzata di cartelloni con i faccioni dei due leader e nonostante l'invito fosse arrivato dalla Cgil, il niet di Bersani è arrivato e ha pesato come un macigno. Bersani ha preferito Berlino a Roma. Ma non è l'unico caso di rifiuto da parte di Bersani. Come ha infatti ricordato Luca Telese sul Fattoquotidiano solo una settimana fa il segretario Pd aveva mandato su tutte le furie Di Pietro.
Il motivo? Non si era presentato alla festa nazionale di Vasto. "Bersani aveva chiamato per dire: "Non vengo più". Risposta seccata di Di Pietro: "Non accetto nessuna sostituzione, metterò una sagoma di cartone", scrive Telese che spiega poi il motivo dell'arrabbiatura di Di Pietro. "Alla festa di Vasto si sarebbe dovuto annunciare il primo patto di consultazione a tre del nuovo centrosinistra. E per rendere possibile questa congiunzione astrale, Di Pietro era arrivato a spostare la festa di una settimana". Ma adesso pare che il segretario Pd abbia cambiato idea. E, ambienti del Pd confermano che Pier Luigi Bersani parteciperà nel tardo pomeriggio di oggi al dibattito con Antonio Di Pietro e Nichi Vendola sulla coalizione di governo che sfiderebbe il centrodestra.
E come se non bastasse, anche a giugno scorso per la festa Fiom a Bologna, Bersani si era fatto desiderare e alla fine aveva dato buca. Insomma, a parte la comparsata televisiva dei giorni scorsi a Ballarò (dove all'unica domanda sulle presunte tangenti al Pd il leader del partito è andato in escandescenza e ha minacciato querele a chi solo si azzardasse a insinuare qualcosa di malizioso nei suoi confronti o nei confronti del partito), Bersani si nasconde, non affronta i confronti con altri leader di partito del centro sinistra. Quasi avesse il timore che lo possano stanare sulla vicenda Penati e questione morale.
Quasi che farsi vedere in compagnia degli estremisti Vendola e Di Pietro possa arrecare un danno alla sua immagine di moderato. Immagine che potrebbe catturare l'apprezzamento dell'altro moderato Casini. Oggi il segretario ha l'occasione per smentire tutto questo. Ma parlerà anche di Penati?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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