Perugia - Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, torna a chiedere le dimissioni immediate del sottosegretario con delega alla Protezione civile, Guido Bertolaso. Parlando stamani con i giornalisti durante la Marcia della Pace da Perugia ad Assisi, Bersani ha ribadito che "Bertolaso si dovrebbe dimettere per il buon nome della Protezione civile, che è una cosa straordinaria e che va messa al riparo dai dubbi. Già da tempo doveva essere avvenuto - ha continuato Bersani - per non lasciar la Protezione civile in questa situazione ambigua e difficile". A proposito del disegno di legge anticorruzione, Bersani ha osservato che "Ora dicono di volerlo rafforzare. Benissimo. Lo voglio credere: se Berlusconi potesse far dimettere intanto qualche sottosegretario che ha lì in giro, sarebbe già una misura anticorruzione. Andiamo un po' al concreto". Sollecitato a fare dei nomi dai giornalisti, Bersani ha parlato, a questo proposito, oltre che di Bertolaso, anche del sottosegretario Cosentino. "Non sono le mele ad essere marce ma il cesto". Bersani ha espresso "la speranza che le inchieste su queste vicende vadano fino in fondo: anzi, sono certo che la magistratura lo farà. Sono meno certo che lo farà il governo".
Rotondi: "Fa speculazione" "Bersani chiede le dimissioni di Bertolaso? Beh, il segretario del Pd si esercita a sorpassare Di Pietro nella speculazione", è la replica del ministro per l'Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi.
Napoli: "Lui e il Pd restano giustizialisti" "I cromosomi del Pd sono davvero impermeabili a qualsiasi fremito liberale in materia di giustizia. Bersani ha pronunciato parole di condanna contro tutto il centrodestra. Per lui non ci sono singole mele marce perché marcio sarebbe tutto il cesto. Amen", attacca anche il vice presidente dei deputati del Pdl Osvaldo Napoli. "Alla faccia del garantismo - prosegue -, in barba alla presunzione di innocenza di ogni indagato finché non intervenga un giudizio di condanna definitivo. Bersani conferma che come occorrono sette generazioni per fare di un comunista un democratico, non ce ne vogliono di meno per trasformare un giustizialista in un garantista". "Il cinismo e l'irresponsabilità - conclude Napoli - spingono il segretario del Pd a cercare la destabilizzazione del quadro politico, pur in presenza della grave crisi finanziaria innescata dal debito della Grecia.
Al segretario del Pd non sembra vero di poter soffiare sul fuoco e alimentarlo nella speranza di trarre un qualche miserabile vantaggio per la sua parte. Dei problemi del Paese e delle soluzioni a cui tutti dovrebbero concorrere, ciascuno per la propria parte, a Bersani e al Pd non importa un fico secco. Come del resto ben sanno gli italiani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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