Torino - "Nessuno pensi di venirci a spiegare il radicamento! Abbassi la cresta chi vuole darci lezioni di territorio o farci la caricatura come fossimo un partito in pantofole. Abbiamo scarpette e scarponi e se ne accorgeranno". Ha iniziato così il Pier Luigi Bersani il nel comizio di chiusura della Festa Democratica, partito con l'Inno di Mameli cantato dal segretario e dai dirigenti del Pd. Prima di salire sul palco, Bersani ha avuto il suo bagno di folla. Poi è salito sul palco. Prima dell'Inno di Mameli gli altoparlanti hanno trasmesso la "Canzone popolare" di Ivano Fossati, riportato in voga proprio da Bersani. "E' stata una grande e bellissima festa. Chi ha voluto aggredirla non è riuscito a sfregiarla. "Noi - ha aggiunto - non accetteremo mai che la gente rimanga chiusa in casa la sera".
Prodi e il riformismo Prodi è stato il "compimento" del riformismo italiano. Dopo un excursus della storia italiana dall'unità d'Italia, Bersani ha affermato: "Riconosciamo le battaglie, le vittorie e le sconfitte dei riformisti italiani e le loro conquiste che ancora vivono: dalla scuola pubblica, allo statuto dei lavoratori, al servizio sanitario nazionale, fino al compimento del nostro destino europeo sotto la guida di Romano Prodi".
"Berlusconi? Valori a rovescio" Berlusconi ha portato "valori al rovescio e una doppia morale". Così Bersani ha sintetizzato quello che l'opposizione ritiene il "ribaltamento di valori": "Bella vita e comportamenti a piacimento per il Capo e la sua cerchia e la riscoperta di un'etica rigorista sulla pelle degli altri, magari del povero Welby o di tutti quelli che devono morire attaccati a mille tubi in un ospedale". "Valori al rovescio - ha concluso - è disprezzo per la vita comune". "Con il 'Ghe pensi mi' non è arrivato nulla di buono, di concreto nella vita degli italiani, questa è un'idea deformata di democrazia". E' questo uno dei passi salienti della critica che Bersani muove a Berlusconi e al governo. "Qui sta il cuore della nostra critica - ha voluto spiegare Bersani - quello che chiamiamo berlusconismo e che si aggira per l'Italia da quindici anni e che in un patto di ferro con la Lega ha governato per sette degli ultimi nove anni, ha accompagnato lo scivolamento dell'Italia, ha favorito la disarticolazione del Paese, il suo ripiegamento corporativo".
Bersani nel comizio attacca a tutto campo: dai rapporti tra governo e Gheddafi alla scuola ("il più grande licenziamento di massa). Insomma, secondo il segretario del Pd in Italia "non è migliorato nulla", "In che cosa è migliorata l'Italia con questa lunga cura di Berlusconi e della Lega? In niente è migliorata! Ci sono forse meno tasse? No, ce ne sono di più. C'é più lavoro? No, ce n'é meno. C'é per caso meno burocrazia? No". Poi: "La Rai deve tornare "un'azienda libera. Ci impegneremo a sostenere le norme che abbiamo già presentato sul conflitto di interessi".
"Caro Napolitano, ti vogliamo bene" "Caro presidente ti vogliamo bene" ha detto il segretario del Pd rivolgendosi al Capo dello Stato. "Vogliamo essere un grande partito nazionale, che dice le stesse fondamentali parole a Napoli e a Varese - ha detto Bersani - vogliamo dare sostanza vera ad un orgoglio nazionale, ad una dignità italiana". "Questo impegno lo consegno qui - ha aggiunto Bersani rivolgendosi al pubblico - a nome vostro al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano".
"Fisco, pronti a discutere" "Siamo pronti a discutere una riforma fiscale ed abbiamo una nostra piattaforma" che consiste nello spostare il carico dal lavoro alle rendite finanziarie. "Non è possibile - ha detto Bersani - che l'aliquota del primo scaglione di un lavoratore sia più alta dei renditi da finanza e da patrimonio". Dopo aver ribadito che il Pd "é un partito di governo momentaneamente all'opposizione" ha esposto il programma fiscale del Pd. "Con un fisco così - ha aggiunto - si può fare equità, si può fare giustizia e si fa occupazione".
Tensione sociale "C'é molta tensione in giro. Se un governo accende i fuochi chi li spegnerà? Attenzione. "Riconquistare l'unità del lavoro - ha aggiunto - è una esigenza nazionale. Un governo tradisce il Paese se lavora per la divisione".
Leggi su omofobia e cittadinanza "Il Pd sosterrà le leggi contro l'omofobia e per attribuire la cittadinanza italiana ai figli degli stranieri che nascono in Italia. Si cominci finalmente - ha detto - una politica per l'integrazione", e "si cominci dai figli degli immigrati", perché "i bambini che nascono ogni anno in Italia non sono né immigrati né italiani".
Governo di transizione Serve "un breve governo di transizione con al primo punto una legge elettorale nuova che metta in condizione di sicurezza democratica le prospettive del Paese", rilancia il segretario del Pd.
Nuovo Ulivo Il Pd dovrà costruire un Nuovo Ulivo "con le forze di centro sinistra disposte a stringere un patto. Nuovo Ulivo per dire che meccanismi di alleanza non affidabili come l'Unione non li vogliamo più".
Opposizione "durissima" "Se nei prossimi mesi avanzerà l'irresponsabile traccheggiamento di un governicchio si aspettino da noi una opposizione durissima per ogni ora e ogni giorno a venire".
"Fli sia coerente" "La democrazia non è solo affare nostro. Bisogna che tutti se ne preoccupino" dopo questa dichiarazione Bersani si rivolge ai finiani. "C'é uno scontro aspro nel centrodestra, una parte della destra sembra cercare una prospettiva più europea e costituzionale mettendo a critica le piegature plebiscitarie di Berlusconi. Se è così chiediamo coerenza e concretezza a cominciare dal rifiuto di ogni norma che discrimini i cittadini davanti alla giustizia".
Attacco alla Lega "La moralità pubblica, cari leghisti, e l'impronta popolare di cui vi vantate, che fine hanno fatto? Non ci sarebbe stata nessuna legge ad personam se non ci fosse stati voi a votarla". Citando gli "scudieri" di Berlusconi, Bersani ha parlato della lega, "quella della spada che non conosce fodero, quella che fa da sottovaso al cavaliere, che sta vicino allo zio per prenderne l'eredità e non vuole badanti di mezzo". "I comuni stanno forse meglio - ha domandato ancora Bersani - da quando a Roma governano i federalisti del weekend? E i famosi territori che cosa hanno visto di nuovo oltre alle ronde che si sono anche loro perse nel bosco? Hanno inventato forse qualcosa di paragonabile a quel che hanno inventato le nostre culture: gli asili nido, le scuole dell'infanzia, i servizi per gli anziani, le aree artigianali, l'urbanistica. Tutto abbiamo inventato - ha concluso - loro nulla".
Mobilitazione in autunno "Voglio per l'autunno una grande mobilitazione - ha detto Bersani raccogliendo una pioggia di applausi in piazza Castello - che coinvolga oltre ai nostri militanti e ai nostri circoli tanti e tante dei tre milioni di cittadini che hanno partecipato un anno fa alle primarie. Chiedo a tutti un aiuto per trasformare la rabbia, l'insofferenza e l'impazienza che sentiamo intorno a noi in energia positiva".
Bonaiuti: con la sinistra al potere rischio Grecia "Bersani finge di non sapere il motivo per cui gli italiani chiedono al Governo di andare avanti: perché è riuscito a rafforzare i conti pubblici e a portare il Paese fuori dalla crisi. Con la sinistra al potere invece avremmo corso il rischio della Grecia". Lo afferma Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio replicando al leader del Pd Pier Luigi Bersani.
"Il comizio di Pier Luigi Bersani a Torino mostra il solito, ormai imbarazzante, vuoto di serie proposte di riforma. Del resto, è lo stesso Bersani che ancora nella scorsa primavera, alla vigilia della crisi greca, applaudiva la sciagurata proposta della Cgil di assumere altre centinaia di migliaia di statali (ovviamente, non si sa con quali soldi, e con la prospettiva di sfasciare il bilancio pubblico)", dice Daniele Capezzone,portavoce del Pdl. "Oggi - prosegue - dal vuoto, è venuta da Bersani una sola proposta, ovviamente sbagliata e pericolosa, e che dobbiamo in ogni modo contrastare: quella di aumentare le tasse sul risparmio. Il lupo perde il pelo ma non il vizio: e la ricetta disastrosa della sinistra è sempre e solo quella di aumentare le tasse. Gli italiani stiano attenti...". E Margherita Boniver rincara la dose: "Bersani ci sta abituando a discorsi da delirio. Si ha l'impressione ascoltando i ragionamenti del segretario del PD che prenda la linea da 'Il Fatto quotidiano'". "La sua è una critica nei confronti della maggioranza totale - aggiunge - ma non viene offerta nessuna alternativa ed arriva addirittura a parlare di riformismo compiuto nell'era Prodi fragorosamente rovinata con ampio anticipo. Malgrado le baruffe del Pdl l'esecutivo Berlusconi è destinato a durare, e questo è un bene per il Paese".
D'Alema: il partito è in campo "Ho ascoltato il discordo di Bersani, che ha parlato con molta forza e chiarezza del futuro dell'Italia", afferma Massimo D'Alema, sottolineando che il segretario de Pd "ha dimostrato che c'é una grande forza pronta ad assumersi le proprie responsabilità per il governo del
Paese". "Mi pare che Bersani - prosegue D'Alema - abbia così dimostrato in modo molto convincente che il Partito Democratico é in campo ed è pronto ad affrontare le sfide di una crisi che ormai di fatto si è già aperta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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