Il Comune accetta le dimissioni di Guido Bertolaso da commissario per larea archeologica, ma non vuole rinunciare al ruolo assunto dalla protezione civile nella riqualificazione dei Fori.
Lo ha detto ieri a chiare lettere il sindaco Gianni Alemanno, che non si sbilancia sul nome del successore. «Sarà il governo a decidere - ha spiegato - io non voglio fare il toto-nomine. Quello di Bertolaso è stato un gesto di responsabilità, perché è impegnato in Campania e in Abruzzo. Limportante è che rimanga centrale la protezione civile in questo processo, per poter fare interventi con la massima velocità. Su questo è daccordo anche il presidente Marrazzo».
Se è vero che i Fori Imperiali e il Foro Romano si potranno visitare in un percorso unico, senza più barriere e recinzioni e che i disabili potranno accedervi attraverso un percorso apposito e due ascensori collocati presso la Basilica Emilia, lo è altrettanto che ora il passo successivo sarà il Colosseo, che attende da decine di anni il restauro.
«Le dimissioni di Bertolaso dimostrano che il responsabile della nostra protezione civile è una persona seria e competente, ma non è un supereroe - commenta Andrea Sarubbi, componente della commissione Cultura della Camera -. I problemi dellarcheologia italiana non dipendono dalle persone ma dalle risorse messe a disposizione. Lavevo detto nei giorni del terremoto che Bertolaso doveva essere lasciato lavorare nei campi che gli competono e la sua rinuncia sia loccasione per rimediare allerrore compiuto con il commissariamento. Per gestire il patrimonio archeologico romano non servono poteri speciali, ma solo fondi adeguati per le persone competenti che già vi si dedicano».
Il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro assicura che il sindaco sta seguendo il caso con grande responsabilità, dando alla vicenda un forte profilo istituzionale.
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