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Bianchi: «Per Alitalia occorrono tre miliardi»

da Milano

Tre miliardi. Secondo il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, è la cifra che dovrà sborsare l’acquirente di Alitalia: «Oggi chi vuole fare quest’operazione deve mettere circa un miliardo e mezzo per l’acquisizione e almeno altrettanti per farla camminare per bene. Mi crea qualche perplessità sul fatto che uno degli acquirenti sia un raggruppamento esclusivamente finanziario» (il riferimento è evidentemente a Tpg-Matlin Patterson-Mediobanca, ma Tpg, che è un fondo, ha importanti esperienze nel mondo del trasporto aereo). Proprio per questo grosso impegno finanziario, secondo il ministro i grandi vettori non hanno partecipato alla gara, aspettando, invece, «appollaiati» una svendita della compagnia italiana. La cifra è notevole non solo se rapportata alle condizioni di salute di Alitalia, che oggi perde oltre un milione al giorno e sopravvive senza strategie, ma soprattutto con riferimento alle attuali offerte per un’altra compagnia molto corteggiata, Iberia, che secondo indiscrezioni la valuterebbero tra i 3,4 miliardi (Tpg) e i 3,8 (Lufthansa). Ma Iberia è una compagnia sana, con un network di grande valore e una precisa «mission» nel panorama del trasporto aereo mondiale.

Ieri Bianchi ha anche sostanzialmente smentito la possibilità di un cambio in corsa delle regole della gara, per far entrare nuovi candidati. Bianchi si è detto «abbastanza soddisfatto» dei concorrenti in gara che entro lunedì dovranno presentare le offerte preliminari.

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