La flotta delle bici in free floating - la modalità "senza stazione fissa" - passerà da diecimila a circa 15mila mezzi entro fine anno. Da marzo sono rimasti in campo tre operatori, Dott, Lime e RideMovi, e il Comune aveva concesso a ciascuno di alzare il tetto massimo da 3mila a 5mila biciclette, per aumentare l'offerta, e a breve le flotte arriveranno al massimo possibile. Del resto, come ha riferito ieri in Commissione comunale Adriano Loporcaro, che si occupa del monitoraggio dei servizi di sharing mobility in Amat, da gennaio a settembre il sistema dei mezzi in condivisione ha registrato un aumento dell'utilizzo del 21%, trainato in particolare dai monopattini ma anche il bike sharing è cresciuto del 18%, sia in versione free floating che nelle stazioni fisse. La micromobilità ha visto un più 117%, effetto anche del rimbalzo rispetto al 2024: con il nuovo bando alcuni operatori non avevano messo in campo la flotta che corrispondeva all'offerta presentate e sono stati sostituiti. Ma l'offerta è andata a regime solo ad agosto 2024. Continuano a mostrare difficoltà car sharing (-20%) e scooter sharing (-15%). Nel caso delle auto, non sono mancate critiche da parte dei consiglieri sulla scarsa manutenzione delle auto da parte di alcuni operatori ("spesso ci sono auto ammaccate o con le gomme sgonfie" ha riferito Radice dei Riformisti). Per quanto riguarda il bike sharing, c'è chi ha chiesto di riesaminare la mappatura, perchè anche zone strategiche come viale Monza sono scoperte. E Amat sottolinea il "forte uso" di bici e monopattini in caso di sciopero Atm, "lo scorso 3 ottobre abbiamo registrato il record di noleggi giornalieri". Per quanto riguarda i monopattini, si registrano in media 6.714 prelievi giornalieri, ma ogni mezzo viene usato circa 2 volte al giorno.
"Per noi il tema dello sharing è molto importante, a Milano siamo stati pionieri e abbiamo lanciato nuovi servizi che poi sono stati d'esempio per alte città - sottolinea l'assessore alla Mobilità Arianna Censi -.
Bisogna stare molto attenti perché la dimensione e la trasformazione di questo settore sono delicati e necessitano anche di un aiuto istituzionale per una sperimentazione sulle nuove frontiere che si aprono. Milano è come sempre protagonista di ogni ipotesi di cambiamento per sperimentare modalità diverse che ci portino a ridurre il numero di auto in strada".