La bicicletta nella lista della spesa Boom di vendite nei supermercati

Rispetto allo scorso anno ne sono state acquistate il 30 per cento in più

Per gli amici della bicicletta è la prova che le cose stanno cambiando, anche a Milano: «Andate da un meccanico con una bici da riparare, vedrete se non vi toccherà mettervi in coda». Il motivo? Semplice: in città ci sono sempre più ciclisti. Che per comprare la bicicletta preferiscono - invogliati dai prezzi - il supermercato.
Le grandi catene confermano: «Per le vendite di biciclette, questo è un periodo d’oro». Così succede negli ipermercati Coop: «Grazie ai ponti soleggiati del 25 aprile, del primo maggio e del 2 giugno a moltissime persone è venuta voglia di comprarne una - racconta Giulio Villani, responsabile del settore bici -. Ci aspettiamo un altro picco ora, dopo la chiusura delle scuole». Decathlon, la grande catena di negozi sportivi, porta delle cifre: «Stiamo registrando un grande aumento di vendite di biciclette, il 30 per cento in più dell’anno scorso - racconta Gianluca Angelini, direttore commerciale del settore ciclo -. Il boom è evidente».
E dopo il negozio, la strada. «Da quattro anni facciamo il censimento degli spostamenti in bicicletta - racconta Luigi Riccardi di Ciclobby, l’associazione ciclo-ambientalista che oggi pomeriggio festeggia i vent’anni di attività ai giardini Montanelli -. Ci appostiamo in punti strategici all’esterno della cerchia dei Navigli e contiamo quanti ciclisti passano nelle 12 ore centrali della giornata, dalle 7.30 alle 19.30». Nei tre anni dal 2001 al 2004 i passaggi sono aumenati di 9mila unità. «Siamo partiti da 21mila, l’anno dopo ne abbiamo contati 25mila e nel 2004 siamo arrivati a 30mila, cifra confermata l’anno scorso». La crescita si è bloccata? «No, crediamo si tratti solo di un caso, il prossimo autunno ripeteremo il censimento e vedremo - ribatte Riccardi -. Ce ne accorgiamo tutti i giorni girando per Milano: ai semafori ti si affiancano più ciclisti che in passato, trovare un palo libero dove legare la bici è diventato difficile. E questo in assenza di interventi forti a favore dei ciclisti». Marcello Doniselli si occupa di biciclette da vent’anni. «E non ne ho mai viste in giro tante come ora» dice il presidente dei venditori di cicli dell’Unione del commercio, il fornitore delle bici dei ghisa. «Chi la prova se ne innamora: in bicicletta ci si sposta in metà tempo. Le vendite? Nei negozi specializzati sono stabili, se non in leggero calo. La gente le compra al supermercato, vuole spendere poco, non importa se il mezzo dura poco. E la colpa è anche dei ladri: troppo spesso le bici vengono rubate, tanto vale, pensano molti, rimetterci poco».
I supermercati, fiutato l’affare, non si sono limitati alle biciclette. «Questo è un anno buono anche per le vendite di accessori: caschi, selline, cestini - riprende Villani della Coop -. Sono articoli richiesti tutto l’anno. Grazie ai blocchi del traffico si è scoperto che la bici è utilissima anche d’inverno». E si conferma un ottimo regalo: «Nei nostri ipermercati l’offerta di bici e accessori per piccoli e adulti è presente tutto l’anno - spiega la direzione di Auchan -. Le vendite? Si concentrano nel periodo primaverile (aprile-maggio), ma anche a settembre-ottobre (con la riapertura delle scuole) e a Natale. Sono cambiate le abitudini di acquisto - aggiungono gli esperti di Auchan -. Da noi sono aumentate le vendite di bici sportive e da città più che quelle di mountain bike.

Rispetto al 2005, poi, si mantengono stabili le vendite di bici per bambini, che si sa, una volta cresciuti, hanno bisogno di cambiarla. Gli adulti, invece, possono decidere di aspettare».
giovanni.buzzatti@ilgiornale.it

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