La bicicletta tra sport e gioco: strumento perfetto per crescere

Luigi Simonetto*

Con la bella stagione si rinnova e si perpetua il binomio bambino-bicicletta. Non c'è bambino che ormai non possieda una bicicletta; questa infatti è il primo strumento di locomozione utilizzato nell'età infantile. Con essa il bambino gioca, si diverte, si riunisce e si «aggrega al gruppo». Ma per lui, anche se a sua insaputa, la bicicletta è anche e soprattutto uno straordinario strumento di crescita. Perché andare in bicicletta aiuta il bambino a crescere? Perché la bicicletta è uno strumento ottimale per accrescere le qualità motorie e conquistare una corretta postura sia in fase statica che dinamica. È utile ricordare che le qualità motorie possono essere suddivise in coordinative e condizionali. Il secondo gruppo comprende tutte le qualità legate più strettamente alle doti fisico-muscolari del soggetto e più esattamente la forza, la velocità e la resistenza; qualità che possono essere incrementate e allenate dopo la fase puberale (a partire dai 13-14 anni circa). Nel primo gruppo invece sono comprese tutte le capacità di organizzare ed eseguire un movimento e quindi sono essenzialmente legate allo sviluppo ed alla maturazione del sistema nervoso in quanto la loro essenza è rappresentata dall'abilità del cervello (o meglio: del sistema nervoso centrale) di sapere cosa fare e come farlo in qualsiasi situazione ci si trovi. Tale concetto è strettamente legato alla crescita delle doti tecniche. Queste infatti si basano sulle capacità coordinative possedute e sviluppate in età infantile. In altri termini, un soggetto imparerà tanto più facilmente e tanto meglio la tecnica del proprio sport quanto più madre natura l'avrà dotato delle qualità coordinative di base (come agilità, rapidità, reazione motoria, equilibrio, ecc.) e tanto più queste qualità verranno allenate durante l'età evolutiva. Ciò è possibile sino a quando il sistema nervoso centrale non giunge a maturazione. Per questo motivo è importante che i bambini (sino all'età puberale) si cimentino soprattutto in attività che richiedono qualità coordinative più che qualità fisiche.
L'utilizzo della bicicletta per un bambino è un mezzo semplice di perfezionamento di quello straordinario viaggio che compie verso il controllo di se stesso in rapporto al mondo esterno. Viaggio che inizia con la conquista della stazione eretta, evolve con la deambulazione (e con la corsa) e si perfeziona attraverso esperienze fondamentali di attività più specifiche che portano alla conquista sempre più sicura dell'equilibrio e della coordinazione motoria. Nelle sue fasi di gioco e di movimento il bambino affina sempre più l'integrazione dei due sistemi che stanno alla base delle sue capacità motorie globalmente intese. Di base vi è il sistema tonico posturale (che assicura al nostro sistema scheletrico la capacità di gestire schemi motori sempre più complessi nel pieno rispetto dell’equilibrio); su di esso si instaura progressivamente una attività gerarchicamente superiore ma che non saprebbe fare a meno della prima: l'attività motoria finalizzata, che produce cioè movimenti selettivi differenziati e di cui è competente il livello corticale del sistema nervoso (la corteccia cerebrale).

Questi due sistemi si completano vicendevolmente. Se possibile, quindi, facciamo sì che per ogni bambino sia disponibile una bicicletta: strumento di gioco e strumento di crescita.
*Traumatologo dello sport Sport Service Mapei (Castellanza)

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