Bielorussia: "Chiudiamo i rubinetti gas all'Europa" L'Ue: "Rispettare i patti"

Minsk - Ci risiamo: ancora una volta per l'Europa si profila all'orizzonte l'incubo di restare al freddo con l'arrivo del prossimo inverno. E' la solita guerra di nervi, che va avanti da anni, tra Mosca e Minsk. Il presidente della Bielorussia Alexandr Lukashenko ha annunciato l’interruzione delle forniture di gas verso l’Europa finché il colosso russo Gazprom non pagherà i diritti per il transito del suo gas dai tubi bielorussi. "Finché non pagheranno il dovuto per sei mesi non ci sarà transito di gas" ha detto Lukashenko alla tv di Minsk.

Minsk: Gazprom ci deve soldi La Bielorussia reclama 260 milioni di dollari da Mosca, mentre quest’ultima sostiene che Minsk le deve 200 milioni di dollari per il gas consumato. Ieri Gazprom ha cominciato a ridurre il flusso e minaccia di assottigliarlo ulteriormente. Dalla Bielorussia transita il 20% dell’export di gas russo verso l’Europa e i paesi che rischiano di pagare le maggiori conseguenze dell’interruzione delle consegne sono Lituania, Polonia e Germania.

Bruxelles: rispettare i contratti La Commissione europea richiama Russia e Bielorussia al rispetto degli "obblighi contrattuali" dopo lo scoppio della crisi che minaccia l’approvvigionamento europeo di gas russo. "Ci attendiamo che il transito nel gas non sia influenzato e che gli obblighi contrattuali vengano rispettati" ha detto alla stampa la portavoce della commissione per l’energia Marlene Holzner. "Continuiamo a seguire la situazione e siamo in stretto contatto con le autorità russe e bielorusse" ha aggiunto, sottolineando che "al momento non abbiamo informazioni su problemi di approvvigionamento negli stati membri".

Holzner ha spiegato che il 6,25% del consumo di gas europeo, cioè il 20% dell’import dalla Russia, transita per la Bielorussia e che la Russia può dirottare il gas destinato all’Europa su altre vie. I