Negli Stati Uniti il mercato dellauto torna a volare. Le tre società di Detroit (Chrysler, General Motors e Ford) hanno tutte realizzato risultati brillanti, segnando un punto di svolta verso la ripresa del settore. Le vendite del gruppo Chrysler, di cui Fiat è azionista di riferimento, sono cresciute del 33% su anno, superando le 100mila unità. Per la casa guidata da Sergio Marchionne si tratta del secondo aumento mensile consecutivo ed è la prima volta dal marzo 2009 che il colosso di Detroit supera la soglia delle 100mila unità vendute. Anche Gm ha riportato un aumento delle vendite del 17% e positiva pure Ford che ha visto le consegne di propri veicoli salire in maggio del 22%.
Dalla Cina, intanto, il presidente di Fiat, John Elkann, in visita al padiglione italiano allExpo di Shanghai, fa il punto sui piani del gruppo nel Paese asiatico: «Sono convinto che la Cina sia una grande opportunità - ha spiegato Elkann - e noi come gruppo ci crediamo e abbiamo investito molto; in questo Paese vantiamo una presenza importante e ci auguriamo di svilupparci ancora di più». «Nel 2012 - ha aggiunto - il Lingotto inaugurerà uno stabilimento a Sud, nel Guandong, frutto di un accordo nellauto. Ora, invece, vareremo un impianto di Magneti Marelli che fa componentistica dentro uno scenario che si sta espandendo sempre di più; la Cina è il più grande mercato di auto nuove e, con lo stabilimento Iveco di Chongqing, ci sentiamo a casa».
Il 2010, al riguardo, sarà un anno di espansione per Iveco in Cina, con una produzione a Chongqing probabilmente superiore alla quota già fissata di 30mila unità, e con un netto incremento sullo scorso anno quando uscirono dalla fabbrica 24mila veicoli pesanti.
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