Biglietti elettronici contro l’evasione, la ricetta Musso per Amt

L’idea è quella di potenziare la governance del Comune sulla mobilità pubblica e privata, facendo in modo che ci sia una cabina di regia - cosa al momento insufficiente - da parte dell’amministrazione pubblica sul sistema trasporti. Programma del candidato a sindaco, Enrico Musso, capitolo viabilità, traffico, ma soprattutto capitolo risanamento Amt. Ecco le linee guida. Incentivo economico sulla sosta delle auto in relazione al fatto che si sia o meno clienti abituali dell’Amt. «Tursi se lo può permettere? Sì che può - assicura il senatore dal quartier generale Oltremare con un pool di esperti di trasporti genovesi e alcuni rappresentanti dei sindacati Faisa e Ugl -. Il punto è che è mancata la volontà di rappresentare le esigenze della mobilità. Sono poco credibili le ipotesi di risanamento dell’Amt con ricorsi a vendita di immobili, come quello della sede dell’azienda o di Nira alla Fiera». Ci vuole ben altro, e bisognerebbe anche toccare qualcosa nel contratto dei lavoratori. «Nei minuti di guida e nei riposi annuali che sono superiori a quelli di altre aziende», dice Musso, incassando il no secco dei sindacalisti. Ma andiamo nel concreto, per combattere l’evasione sui mezzi, il senatore pensa a un sistema di bigliettazione elettronica. «Dal 4 al 40% degli utenti non pagano il biglietto. Se noi recuperassimo il 10-20%, vorrebbe dire 3-6 milioni di euro all’anno, oltre al risparmio della carta». E se il costo dei controllori sugli autobus è quasi pari al danno economico di chi il ticket non lo paga mai, Musso scommette sull’effetto psicologico sui «portoghesi» di un sistema automatico di controllo che identificherebbe facilmente chi sale sul bus, senza il bip della macchinetta.
«In via residuale, si potrebbe pensare poi a un ticket di ingresso di 50 centesimi per i non residenti a Genova che vogliono entrare in città per un introito di 4 milioni di euro» aggiunge Musso. Ma prima bisogna pensare agli assi prioritari e all’anello centrale della viabilità, lungo i quali realizzare una corsia per il trasporto pubblico e una distinta per le due ruote.

L’idea di un’azienda unica regionale per i trasporti? Sbagliata, almeno dal punto di vista dei risparmi - conclude il candidato sindaco che annuncia: «stiamo studiando un progetto di un parcheggio di interscambio in un punto cruciale di Genova».

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