Gianni Alemanno preferisce non esagerare. Quando gli chiedono che voto darebbe alla sua giunta, dopo un anno e mezzo di governo di Roma, risponde: «Sei e mezzo. Tutto è migliorabile, dopo le elezioni regionali vedremo se è necessario fare qualche aggiustamento». Lo ha detto durante lincontro-intervista tenutosi all«Hotel Miramonti», nellambito della manifestazione «CortinaIncontra 2009». Tanti i temi toccati. La questione dei rom, per esempio: «I nomadi a Roma potranno essere al massimo 6mila, divisi in 12 campi, due dei quali saranno costruiti nei prossimi mesi, che verranno recintati e controllati da posti di polizia che impediscano il proliferare di crimini». Oppure le ragioni che hanno portato a una deroga dal patto di stabilità per il Comune e che, secondo il sindaco, «sono state oggi comprese. Noi abbiamo spiegato che, avendo questa gestione commissariale, è come se fossimo un Comune di nuova fondazione, e il patto di stabilità sarebbe applicato a zero. Tutti i comuni di nuova fondazione non sono obbligati per due anni a seguire il patto di stabilità, lo stesso vale per noi». Dunque, secondo Alemanno, non si è trattato di «un privilegio dato a Roma, ma una logica conseguenza del fatto che il Comune era stato commissariato per rientrare del buco di bilancio».
Il sindaco ha aggiunto che, «a prescindere dalla posizione particolare della capitale, io sostengo che il patto di stabilità debba essere reso più flessibile per tutti, perché oggi in questa situazione di crisi economica non ha senso mantenerlo così rigido e bloccato anche sugli investimenti».Bilanci Il sindaco: «Che voto darei alla mia giunta? Un sei e mezzo»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.