Bilancio in attivo, il Porto rilancia le infrastrutture

Bilancio in attivo, il Porto rilancia le infrastrutture

Il Comitato portuale a Palazzo San Giorgio ha portato buone notizie per Genova e il suo porto: nonostante le criticità del 2009 infatti, il bilancio di Autorità portuale chiude in positivo con un avanzo di circa 60 milioni, di cui 24,4 vincolati per la realizzazione di opere e lavori portuali. «Abbiamo anche avviato un procedura per un mutuo di 51 milioni per consentire lo stato di attuazione del piano delle opere e degli interventi», così Luigi Merlo, a cui il Comitato ha dato un forte segno di fiducia e apprezzamento, approvando all'unanimità tutti gli atti all'ordine del giorno: «In presenza del Sindaco abbiamo anche annunciato la sottoscrizione degli accordi procedimentali con il Comune per definire il piano d'area complessivo che comprende la Darsena nautica e l'edificio ex Nira, parte del polo il cui sviluppo contribuirà alla realizzazione di quello che abbiamo definito l'Hub della nautica a Genova; a seguito dell'accordo procedimentale e degli atti che l'amministrazione comunale dovrà completare entro l'estate, potremmo poi procedere con il bando di gara per l'assegnazione della Darsena nautica».
L'obiettivo è quello di collegare l'area della Darsena nautica ed ex Nira con l'area del Porto Antico fino ad arrivare all'Expò: «Bisognerà confrontarci con il Comune e ragionare su una ricollocazione di qualità della nautica portuale e dello Yacht Club, consentendo alle riparazioni navali di avere stabilizzazione delle loro posizione e recuperare anche dal punto di vista turistico».
Tra le comunicazioni di Merlo si torna a parlare del riassetto del pacchetto delle partecipazioni detenute dall'Autorità portuale secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2008: «Per Finporto - ad oggi controllata dall'ente portuale e partecipata da Filse, Comune e Provincia di Genova - si va verso la definizione di società “in house”. La società formalmente sarà sottoposta a tutte le procedure di controllo a cui sono sottoposti tutti gli uffici diretti di Ap e ne diventerà un braccio operativo e funzionale».
Novità anche per Ge.am, la società per la raccolta di rifiuti in area portuale partecipata da Autorità portuale e Amiu: «Verrà avviato un percorso per cui Autorità e Amiu manterranno il 60% delle quote azionarie mentre il restante 40% verrà ceduto in ottemperanza a quanto il Ministero ha ripetutamente sollecitato».
Nota dolente per il porto rimane Cornigliano: «C'è un confronto aperto con la Società di Cornigliano rispetto alle modalità e ai tempi di consegna delle aree, che non sono affrontati nel testo dell'Accordo: le tempistiche per la prima area da 70mila metri quadri sono incerte. A maggio ci sarà il pronunciamento del Tar circa il ricorso per i 70 milioni che il Governo ci dovrebbe attribuire: dovrebbero essere impiegati per la realizzazione dell'autoparco e della sopraelevata portuale».

Persistono tuttavia forti dubbi sulla vicenda Cornigliano: se da un lato la superficie totale in concessione all'ente portuale è di 144 metri quadri, parte delle aree sono già state erose, per esempio, dalla strada a mare che non era prevista nell'Accordo.

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