«Lassessore al Bilancio di Rifondazione comunista, Luigi Nieri, moralizzatore della politica e annientatore degli sprechi, ha speso e si appresta a spendere tre milioni e 400mila euro per propagandare se stesso girando il Lazio per promuovere una bozza di documento finanziario di attendibilità zero». Lo ha dichiarato in una nota il capogruppo della Democrazia Cristiana per le Autonomie alla Pisana, Fabio Desideri.
«Per mezzo delliniziativa nota come bilancio partecipato - ha detto Desideri - lassessore Nieri ha girato (e girerà) in lungo e in largo il Lazio presentando un documento, il bilancio appunto, di nessun valore. Si trattava, infatti, di una superficiale espressione dintenti che aveva (e avrà) un grado di concretezza inferiore o uguale a zero. Tanto è vero che, come tutte le bozze, è stata stravolta in sede di discussione e approvazione alla Pisana».
«Per dirla tutta - ha proseguito Desideri - lassessore finora ha prospettato agli ignari cittadini un re di denari che poi, nella realtà, si è trasformato in un asso di bastoni». «Basti ricordare - ha spiegato ancora lesponente della Dc - laumento di Irap e Irpef e i circa 60 euro allanno che ogni abitante del Lazio sta pagando e pagherà per i prossimi trentanni per azzerare il prestito richiesto allo Stato. Nel frattempo Nieri ha potuto promuovere e continuerà a promuovere la sua immagine, fondata su numeri non reali, con i soldi, questi sì veri, degli stessi cittadini che incontrava di giorno in giorno. Il fatto di aver recepito le esigenze dei cittadini nel documento di bilancio è una chiacchiera - ha affermato Desideri - che non ha alcun fondamento. È sufficiente mettere a confronto la bozza e il documento finale approvato per scoprire il bluff».
«Tutto ciò - ha aggiunto Desideri - è ben noto al presidente Marrazzo, ormai stanco di fare buon viso a cattivo gioco. Il responsabile del bilancio, infatti, si sente in pectore il vero governatore. Basti prendere un periodo a caso di questa legislatura e scorrere le sue dichiarazioni. Sono rare, rarissime, quelle sulle proprie competenze ma innumerevoli quelle su temi estranei al suo assessorato.
Il bilancio partecipato? Tutto a spese dei cittadini
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