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Bimba in coma, Del Piero manda un messaggio per svegliarla

Bimba in coma, Del Piero manda un messaggio per svegliarla

Bimba calabrese di 12 anni entra in coma. I genitori lanciano un appello ad Alessandro Del Piero: «È il suo idolo. Se le parlasse, potrebbe aiutarla a svegliarsi». E lui risponde, prontamente: invia un videomessaggio alla sua piccola tifosa.
Cerenzia è un piccolo borgo abbarbicato sui monti del versante crotonese della Sila. Poche centinaia di anime ed un pugno di case tra i cui vicoli i bambini giocano spensierati a pallone come un tempo, sognando un giorno di andar via lontano seguendo le orme dei campioni visti in tv o sulle figurine Panini, che da queste parti conservano ancora intatto tutto il loro fascino. Anche Giada, studentessa neppure dodicenne delle scuole medie, cullava questo sogno: sconfiggere il pregiudizio di chi pensa che una donna non possa amare uno sport come il calcio e magari diventare brava. Brava come lui, Pinturicchio Del Piero. Elevato a copertina di ogni diario, a volto di una stanza trasformata in mausoleo pieno di poster e foto che del fantasista juventino ricordano le gesta calcistiche.
Da domenica scorsa, però, la dodicenne lotta tra la vita e la morte. Ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cosenza dopo essere stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico alla testa che, dicono prudenti i medici, dovrebbe aver arginato il male che l'aveva assalita già in passato e che aveva cominciato ad avanzare in lei dopo pranzo, proprio mentre sul piccolo schermo di casa scorrevano le immagini della domenica pallonara: il televisore acceso, l'annuncio dei risultati delle partite, la classifica con la Juve campione d'inverno. Poi il sorriso che s'increspa, la fitta alla testa, il silenzio. E la disperata corsa al vicino ospedale di San Giovanni in Fiore prima del trasferimento in eliambulanza a Cosenza, con l'elicottero atterrato sul campo dello stadio comunale.
Il rettangolo di gioco, le gradinate, il pallone: i compagni di Giada anche nel viaggio della speranza. Non lo hanno dimenticato i genitori della fanciulla, giorno e notte sempre al capezzale della figlia. Ha preso così corpo l'idea di provare a solleticare la reazione della piccola, di provocarne il risveglio dal coma, facendole ascoltare le voci più care. Quelle di mamma e papà, certo, e della sorella maggiore. Ma pure quella di Alessandro Del Piero. Difficile, ma non impossibile: il caso è stato sposato dalla fondazione «Paolo di Tarso». Che è riuscita nell’impresa di realizzare questo piccolo grande desiderio.
«I genitori - racconta Fabio Gallo, referente della fondazione - sanno dell'infinita ammirazione e dello sconfinato affetto che la figlia nutre per il numero dieci della Juve. In ciò confortati anche dai medici, ritengono che anche solo l'ascolto della voce del suo beniamino, magari tramite un messaggio registrato, potrebbe aiutarla a rispondere positivamente al coma. Inutile dirlo: confidano in un sì, in un gesto di umanità». Che è arrivato, a strettissimo giro.

L’appello ha funzionato, ha fatto presa sulla sensibilità del calciatore che ha registrato e inviato un messaggio adio e video per la piccola Giada.

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