Roma

Bimba rom muore travolta dal camper

Alessia Marani

Tragedia al campo rom di via Bravetta 415. Per gioco il fratellino gira la chiave attaccata al quadro del camper che è la «casa» per sé e la sua famiglia, ma la retromarcia è inserita e una delle ruote posteriori finisce per travolgere la sorellina di appena 3 anni, Veronika H., che muore sul colpo. Il dramma, ieri mattina, nell’accampamento abusivo sorto alle spalle del residence «Roma» e occupato dal 2003 da nuclei di nomadi stanziali e di passaggio. La piccola Veronika, che aveva festeggiato il suo compleanno lo scorso 2 settembre, era nata in Germania. I suoi genitori, poi, avevano deciso di muovere verso Sud fino a fare sosta nella periferia a Ovest della Capitale. Tutto si è consumato in pochi istanti. Il primo Sos alla sala operativa dei vigili del fuoco di via Genova arriva alle 11,28. A chiamare è il papà dei bimbi. Davanti a lui una scena agghiacciante: la testolina della figlioletta è letteralmente schiacciata da una delle ruote posteriori della roulotte parcheggiata sul ciglio della strada. Inutile la corsa della partenza dei pompieri di via Ostiense. Quando gli uomini della squadra «7A» giungono sul posto, per Veronika non c’è più niente da fare. Ai sanitari del 118 non resta che constatare il decesso. «Eravamo tutti tranquilli, una mattina come tante - questa la versione dei rom - i bambini stavano giocando come ogni giorno. Ma quella distrazione, la chiave lasciata inavvertitamente inserita, è stata fatale. Il fratellino è sotto choc, disperato». Sul luogo sono arrivati per i rilievi i vigili urbani del Sedicesimo Gruppo, quindi gli agenti della Squadra Mobile e i poliziotti del commissariato locale. Sull’episodio la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per verificare la versione resa dai testimoni (compresi gli stessi familiari della piccola, il padre con vari precedenti penali alle spalle) e stabilire, dunque, la dinamica esatta dell’incidente.

Al vaglio del magistrato, comunque, anche la denuncia di omessa custodia dei genitori nei confronti dei figli.

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