Juliette Binoche, la fascinosa attrice di Chocolat e de Il danno, ha deciso, a 43 anni suonati, di farci vedere come mamma lha fatta: apparirà nuda sul prossimo numero delledizione francese di Playboy. Peccato che ci guasti la festa ammorbandoci con giustificazioni veltronian-rivoluzionarie: si spoglia, ma «per cambiare il mondo», naturalmente in meglio. «Mostrare un corpo come il mio è un atto di ribellione e di militanza», ha detto. Le ha tenuto bordone il redattore capo del celebre magazine, ormai destinato a soppiantare Libération nella lotta per il riscatto degli oppressi: le pudenda della signora, ha spiegato, verranno mostrate non per il trastullo dei lettori, ma «nellambito di una riflessione globale sullimmagine della femminilità veicolata dai media e dalla pubblicità».
Una volta ci si spogliava solo davanti al marito e prima di concedersi si avvisava: non lo fo per piacer mio ma per dar dei figli a Dio. Adesso ci si spoglia davanti al mondo intero e si ammonisce: non lo fo per piacer tuo ma per le magnifiche sorti e progressive. Aveva cominciato anni fa una signora dal doppio o triplo cognome che, per protestare contro le pellicce dei visoni, aveva mostrato quella di Madre natura. Due anni fa è stata madame Bellucci a farsi fotografare nuda con il pancione precisando che «lo scopo è politico»: protestare contro al legge 40 sulla fecondazione assistita, una causa che evidentemente non si può servire nemmeno in mutandine e reggiseno. Poi la top model britannica Sophie Dahl ci ha mostrato lato A e lato B precisando che lei per «B» intende beneficenza. Quindi lex miss Bulgaria Tanya Karabelova aveva sfilato nuda davanti allambasciata Usa del suo Paese per sensibilizzare lopinione (lopinione?) pubblica sulla guerra in Irak.
Ormai si spogliano tutte: mamme nonne e bisnonne. E per prevenire la reazione di fidanzati e mariti hanno sempre un nobile fine da sbandierare. A La Spezia le clienti di un bar si sono mostrate belle e biotte su un calendario messo in vendita per finanziare il Sorriso Francescano, facendo venire un mezzo infarto ai poveri frati che, giurano, non ne sapevano nulla.
Insomma: spogliarello, ma politicamente corretto. «Mostrarmi nuda è un atto di coraggio», ha detto la Binoche.
Michele Brambilla
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